Componenti laici del Consiglio superiore della magistratura, avvocato viterbese in corsa

L'avvocato Giuseppe La Bella
Nel prossimo Consiglio superiore della magistratura uno dei componenti laici potrebbe essere rappresentato da un avvocato del Viterbese. Tra quelli che hanno presentato la...

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Nel prossimo Consiglio superiore della magistratura uno dei componenti laici potrebbe essere rappresentato da un avvocato del Viterbese. Tra quelli che hanno presentato la propria candidatura, potendo vantare i requisiti richiesti per l’organo di autogoverno della magistratura, c’è infatti Giuseppe La Bella, 61 anni, avvocato cassazionista con studio legale a Civita Castellana.

Per la sua professione ha affiancato più volte le realtà del mondo imprenditoriale del distretto locale della ceramica. Due figlie avvocati, Silvia e Chiara, e nonno di tre nipoti, La Bella attualmente è componente del consiglio distrettuale di Disciplina degli avvocati della Corte di Appello di Roma.

«Sono stato sollecitato – ha detto La Bella – da alcuni colleghi e amici a presentare la richiesta. Ovviamente mi sento onorato di poter rappresentare la mia categoria. Ringrazio tutti per l’attenzione e per la stima dimostrata: sono pronto ad accettare questa sfida, mettendo quella che è la mia esperienza al servizio del Consiglio superiore della magistratura».

L’avvocato Giuseppe La Bella è stato in precedenza ufficiale dei carabinieri, ha poi ricoperto il compito di consigliere dell’Ordine degli avvocati di Viterbo; inoltre è stato membro del Consiglio giudiziario della Corte di Appello di Roma e componente dell’organismo unitario dell’Avvocatura. In ambito sportivo è stato un rugbista, nel ruolo di terza linea, arrivando a giocare nelle file della Lazio in serie A1 per due stagioni, dopo aver compiuto tutta la trafila delle giovanili.

Nel sociale è stato impegnato per anni nel Lions club Falerii Veteres, per alcune iniziative a sostegno dei più bisognosi; come Lions ha ricoperto il ruolo di presidente per un mandato, oltre che di delegato di zona. La scelta dei componenti laici del Csm dovrà essere a cura dei deputati e senatori, con le Camere riunite, il prossimo 17 di gennaio: in quella occasione dovranno essere eletti dieci rappresentanti, tra avvocati e professori universitari; per la prima volta (fatti i debiti scongiuri), potrebbe verificarsi una prima volta per la presenza di avvocati viterbesi nel Csm.

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Il Messaggero