Crisi, venerdì vertice decisivo in città col duo Guerini-Melilli

Crisi, venerdì vertice decisivo in città col duo Guerini-Melilli
E adesso si arriva al dunque. Venerdì è il gran giorno dell'amministrazione Michelini: arriva il vice segretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini (nella foto),...

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E adesso si arriva al dunque. Venerdì è il gran giorno dell'amministrazione Michelini: arriva il vice segretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini (nella foto), insieme al numero uno a livello regionale, Fabio Melilli. La notizia giunge all'indomani del consiglio comunale, che comunque il sindaco valuta positivamente, nonostante lo stallo: «Mi confronterò con tutti, anche con incontri di maggioranza, per iniziare finalmente a vedere qualche soluzione».

Cade il Comune? Sì, no, quando? Si vota il 12 giugno? Qualche risposta si dovrebbe venerdì, se è vero che all'ordine del giorno ci sono tre punti cruciali non solo per palazzo dei Priori, ma per il Pd stesso. Il segretario provinciale Andrea Egidi ha infatti convocato la direzione provinciale nella sala conferenze di palazzo Gentili, ore 17,30. Si parlerà nell'ordine di: stato del partito (ovvero Pd 1 e 2, a trazione fioroniana e serra-panunziana); elezioni amministrative e alleanze (i comuni al voto il 12 giugno e questione Moderati e riformisti); crisi al comune di Viterbo (sintesi dei primi due punti). Devono essere della partita tutti, perché «vista l'importanza dei punti all'ordine del giorno la riunione è allargata ai componenti della direzione comunale». E poi ci sono Guerini e Melilli.
Intanto la crisi come va? Il sindaco Leonardo Michelini è ottimista. «Abbiamo portato a casa un bel risultato. Parlo per me, a livello di sindaco: il completamento di un organo importantissimo quale è il collegio dei revisori dei conti, in un consiglio 13 a 13 – dice – secondo me è stato un ottimo risultato. Non so se l'hanno percepito, ma ho pure ringraziato la minoranza. Anche se era difficile non votare una pratica del genere. È una cosa positiva per il Comune, non per l'amministrazione». Ora riparte il valzer degli incontri. «Con alcuni ho già parlato, con qualcuno singolarmente – conclude – ma aprirò i miei ponti con tutta la coalizione: con i 7 del Pd e anche gli altri. Immagino incontri di maggioranza per iniziare a vedere finalmente qualche soluzione».

Al momento i sette, però, puntano ancora sulle sue dimissioni.
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Il Messaggero