Il Pd esce allo scoperto: «Abbiamo chiesto al sindaco di far uscire Viva Viterbo dalla maggioranza». Il capogruppo Mario Quintarelli non ci gira intorno, vogliono la...
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Ecco il risultato delle consultazioni volute dal sindaco Leonardo Michelini, dopo la seduta di bilancio saltata giovedì. «Noi – dice Quintarelli - abbiamo chiesto di togliere le deleghe all’assessore Giacomo Barelli». Via lui in quanto assessore o Viva Viterbo dalla maggioranza? «Viva Viterbo via dalla maggioranza: è quanto emerso dopo il consiglio comunale, sulla base di quello che hanno espresso i consiglieri del Pd. Come capogruppo me ne sono fatto portavoce». Indietro non si torna «E’ la posizione del Pd. Inutile nascondersi: con loro – continua il capogruppo - non siamo mai andati tanto d’accordo, c’è stato sempre distacco, è andata male dall’inizio. Poi ci sono retroscena, attacchi: la gente vede solo quello che succede in consiglio, poi però in maggioranza escono fuori anche altre cose».
Okay, però neanche il Pd è stato tenero con il sindaco. «No, per niente. Non lo siamo tuttora. Ma abbiamo sempre detto e fatto tutto subito, soprattutto io. Senza aspettare quattro anni per attaccare e dire che non va bene niente».
Alla luce dei desiderata democratici, potrebbe assumere più valore l’uscita di Filippo Rossi, su quanti vorrebbero «un monocolore». Ovvero fuori Barelli e dentro un altro del Pd. A fare da cuscinetto è Paolo Moricoli (Mori), non a caso delegato alla pace. «Il sindaco – scherza, ma non troppo – mi ha nominato mediatore ufficiale. Secondo ma la presenza di Viva Viterbo in maggioranza è imprescindibile: la loro visione sul turismo è importante».
E gli altri? Paolo Simoni (Oltre le mura) va sul pratico. «Non abbiamo posto veti, ma parlato solo delle cose da fare: più presenza in aula di tutti i consiglieri, discutere ogni azione in maggioranza, votare il bilancio». Livio Treta (lista civica dei diritti): «Se un gruppo fa deliberatamente saltare la seduta sul bilancio un problema c’è. Ora si tratta di trovare una soluzione, ma qui non è stato mai sacrificato nessuno nemmeno quando c’era da farlo veramente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero