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In una settimana 36 casi. L’andamento della curva epidemica nella Tuscia – in linea con quanto sta accadendo nel resto d’Italia – ha ripreso a salire: domenica scorsa 4 nuovi positivi, lunedì nessuno (unico giorno senza incremento), martedì 2, mercoledì 14, giovedì 7, venerdì 3, per chiudere con i 6 di ieri. Allora il totale dei contagiati in tutta la provincia era di 15 persone, mentre oggi – tolti quanti si sono negativizzati in questi giorni – è salito a 44.
Insomma, il dato complessivo è triplicato. Molti si sono infettati durante le ferie in Spagna, a Malta, in Grecia o in Sardegna. L’età media è più bassa rispetto al passato: parecchi sono ventenni, mentre solo una minima parte hanno una sessantina di anni. Per quanto riguarda la vaccinazione, in maggioranza hanno effettuato solo la prima dose.
Degli ultimi casi registrati ieri, 3 sono a Viterbo, mentre uno rispettivamente a Civita Castellana, Orte e Vetralla. Due si sono sottoposti al tampone per aver accusato dei sintomi al rientro da un viaggio in Spagna e a Malta. Il rischio di contrarre il virus in vacanza si conferma quindi ancora una volta elevato. Un altro degli ultimi positivi ha effettuato l’antigenico – poi confermato dal molecolare – sempre per motivi di viaggio. Altri due sono tra loro collegati ma senza legami con le ferie, mentre l’ultimo è una persona che ha manifestato dei sintomi (sull’origine del contagio sono in corso approfondimenti).
Per ognuno dei nuovi positivi, è subito scattato un ferreo contact tracing da parte della Asl allo scopo di risalire a tutta le rete dei contatti che potrebbe essere a rischio contagio vista l’elevata trasmissibilità del virus (di fatto, sebbene non ci siano conferme sui campioni inviati allo Spallanzani, i sanitari trattano tutti questi contagi come fossero da variante Delta).
Quello in corso è un fine settimana impegnativo anche sul fronte dei vaccini. Nei tre principali hub della provincia – la Grotticella a Viterbo, la sala Mice a Civita Castellana e il centro anziani a Tarquinia – sono in corso le somministrazioni delle seconde dosi di Astrzeneca a quanti hanno accettato di anticiparla.
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