«Ci hanno lasciato a piedi per due volte in pochi giorni. Senza che nessuno ci avvertisse». Dura la vita degli studenti pendolari nel Viterbese. Ogni settimana...
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A raccontare la disavventura è una studentessa del primo superiore che vive a Civitella d'Agliano: «Per tornare a casa - testimonia - il venerdì scendiamo a Bagnoregio dove c'è la coincidenza per Celleno alle 13,15. Il martedì, invece, usciamo dopo e sempre a Bagnoregio dobbiamo cambiare per salire sull'autobus diretto a Castiglione in Teverina e che passa alle 13,45». In entrambe le occasioni, però, hanno atteso invano.
«Abbiamo chiesto informazioni all'autista di un pullman che è passato per un'altra destinazione. Ci ha saputo solo dire che il nostro era stato soppresso, senza saperci dare una spiegazione». La soluzione? Attendere due ore il successivo bus. Chi ha potuto, ha chiamato i genitori per farsi venire a prendere. Altri si sono dovuti arrangiare, raccomandandosi a parenti o amici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero