Coronavirus, da Celleno zona rossa videolezione di speranza sulla fioritura dei ciliegi

la sagra delle ciliegie di Celleno
Dalla zona rossa di Celleno (Viterbo), in questi giorni isolata per il focolaio in una delle case di riposo, un segnale di speranza è rappresentato dalla fioritura dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dalla zona rossa di Celleno (Viterbo), in questi giorni isolata per il focolaio in una delle case di riposo, un segnale di speranza è rappresentato dalla fioritura dei ciliegi, frutto per il quale ​Celleno è noto come paese delle ciliegie, per via delle sue "cerase" menzionate già nello statuto medievale del Comune.


Dal piccolo centro del Viterbese il professor Saverio Senni, docente del Dipartimento di scienze agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia, lancia su Facebook delle lezioni in streaming, tra i ciliegi, per proporre un viaggio «nel profilo botanico, agronomico, economico, ma anche poetico, letterario e storico del comune ciliegio dolce». L'appuntamento è per le 16 del 13 aprile in diretta dal giardino della sua abitazione.

Al centro della lezione la bellissima fioritura dei tanti ciliegi di Celleno, "Terra di ciliegie" rappresenta un momento di speranza e anche di omaggio a chi non ce l'ha fatta. Senni spiega che «il ciliegio è da sempre associato al carattere fragile ed effimero della vita, per i suoi fiori delicati, per i frutti che deperiscono rapidamente e per le piante che vivono in media come gli esseri umani. Tant'è che nell'arte religiosa le ciliegie erano spesso considerate come simbolo della  passione e morte del Cristo».



Per tutti si menziona la Madonna con ciliegie del Tiziano. Ma anche in letteratura ampi e numerosi sono i riferimento al ciliegio e ai suoi frutti, come ha fatto Calvino, Fenoglio, Dario Fo, solo per menzionare alcuni autori italiani. 

Cuore di queste campagne è il paese vecchio, noto come il Borgo fantasma, posto su uno sperone di tufo sopra al giardino da cui avverrà la diretta, e abbandonato decenni fa dopo violenti terremoti. Il borgo, di appena 1.300 abitanti, è stato recentemente scoperto dal pubblico italiano ed internazionale, ed è stato indicato dal quotidiano britannico Telegraph tra i borghi fantasma più belli d'Italia.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero