Coronavirus, a Viterbo la Finanza sequestra altre quattromila mascherine: non sonon sicure

Il sequestro di mascherine della Finanza di Viterbo
Sequestrate quasi 4mila mascherine non a norma a Viterbo e Vitorchiano. La guardia di finanza ha sottoposto a sequestro amministrativo complessivamente 3.987 mascherine non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sequestrate quasi 4mila mascherine non a norma a Viterbo e Vitorchiano. La guardia di finanza ha sottoposto a sequestro amministrativo complessivamente 3.987 mascherine non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e successive modifiche ed integrazioni.


Le fiamme gialle viterbesi hanno ulteriormente intensificato le attività di controllo economico del territorio, con particolare riferimento alla verifica della sicurezza dei prodotti e della disciplina dei prezzi dei dispositivi sanitari individuali maggiormente richiesti con l’emergenza sanitaria (mascherine, guanti, gel igienizzante per mani, ecc.) correlata alla diffusione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto.

Nell’ambito di tali interventi in due esercizi commerciali di articoli vari che si trovano a Viterbo e Vitorchiano, su segnalazione di personale della polizia stradale e della questura di Viterbo, sono stati effettuati sequestri di 3987 dispositivi di protezione individuale complessivi, ritenuti non sicuri, in quanto senza marcatura CE conforme e privi di avvertenze d’uso in lingua italiana, "trasgredendo la normativa nazionale e comunitaria e risultando potenzialmente nocivi per la salute".

I dispositivi sono risultati altresì sprovvisti dell’autocertificazione di cui all’art. 15 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n.18. Sono stati segnalati amministrativamente i due responsabili di nazionalità cinese delle ditte individuali alla competente autorità”. L’attività si inquadra nell’ambito del potenziamento del dispositivo di controllo economico del territorio in relazione alla corretta applicazione delle disposizioni ministeriali per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero