Consiglio comunale, aria da primo giorno di scuola tra risate, volti nuovi e illustri assenti

Consiglio comunale, aria da primo giorno di scuola tra risate, volti nuovi e illustri assenti
L’aria è da primo giorno di scuola. Come quando si accompagnano i figli e prima di entrare si fa un po’ di comunella di fuori. E infatti da comunella a Comune...

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L’aria è da primo giorno di scuola. Come quando si accompagnano i figli e prima di entrare si fa un po’ di comunella di fuori. E infatti da comunella a Comune è un attimo: sotto palazzo dei Priori, fuori dal bar, un’ora abbondante prima del suono della campanella che chiama tutti a raccolta per l’appello, ci sono già l’assessore Emanuele Aronne insieme al consigliere Umberto Di Fusco. E anche Francesca Sanna, visibilmente emozionata.

La prima a entrare in aula intorno alle 8,30 è proprio la sindaca Chiara Frontini, che si ferma per un saluto ai dipendenti. Tra i consiglieri varca la soglia della sala d’Ercole Luisa Ciambella, che cerca di capire la disposizione dei posti. E se ne va. Poi arrivano alla spicciolata Marco Bruzziches, Alvaro Ricci e Lina Delle Monache. Una volta individuato il proprio banco - proprio come a scuola - i consiglieri prendono posto.

Per il resto, se ne vedono un po’ di tutti i colori. C’è Laura Allegrini, che sembra tenersi a distanza di sicurezza dal ticket Antonella Sberna/Matteo Achilli, dello stesso gruppo. Ci sono le risate durante l’appello, perché con due Micci in classe - padron, aula - va chiarito se si stia chiamando Elpidio o Andrea. Poi c’è Cristina Pallotta, capoufficio stampa, che consiglia le consigliere: il suggerimento per Alessandra Purchiaroni e Melania Perazzini è di votare all’interno del perimetro dell’aula, per non rischiare di vedersi invalidata l’alzata di mano.

C’è perfino il consigliere fotografo, Ugo Poggi, che si alza per immortalare la sindaca mentre riceve un mazzo di fiori, impallando i cronisti.

Non c’è invece Fabio Cavini, marito di Chiara Frontini, che dopo l’elezione della moglie ha scelto il basso profilo. E appena terminato il consiglio, nella saletta d’attesa seduto c’è l’ex consigliere Giulio Marini, quest’anno bocciato ma sempre sul pezzo. Nostalgia canaglia.

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Il Messaggero