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In carcere il buttafuori latitante. Il 21enne di Pomezia condannato a 16 anni per violenza sessuale si è costituito al posto di polizia del policlinico Umberto I di Roma.
Daniel Nuori, dopo la condanna del collegio del Tribunale di Viterbo, era sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nella sua residenza e non poteva uscire nelle notturne. Misure che sarebbero state puntualmente violate. I carabinieri stanchi di doverlo continuare a cercare avrebbe presentato una richiesta per l’aggravamento della misura. Ma quando si sono presentati davanti a casa del 21enne per notificargli l’arresto e portarlo in carcere Daniel Fuori si è dileguato.
Il suo difensore, avvocato Luigi Mancini, appreso del decreto di latitanza spiccato per il suo assistito ha iniziato a mandarli messaggi per consigliarli di costituirsi al più vicino posto di polizia. Il giovane, che era a Roma, ha così deciso di presentarsi agli agenti e mettere fine alla sua latitanza. Nuori da ieri si trova in carcere. E potrebbe restarci ancora a lungo. La condanna in primo grado comminata dal Tribunale di Viterbo è pesante e rischia di fargli passare molto tempo dentro un istituto penitenziario. Il suo difensore ha già presentato appello, ma la Corte non ha ancora fissato l’udienza.
Nuori è stato condannato per violenza sessuale nei confronti di una 16enne conosciuta in una discoteca del Viterbese dove lui lavorava come buttafuori. Il 21enne l’avrebbe stuprata e sequestrata per giorni in un bad & breakfast. La vittima è riuscita a liberarsi di lui solo perché i suoi genitori si sono accorti dei lividi che aveva sul corpo e l’hanno convinta a denunciare il suo aguzzino.
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