Comune, scontro totale e querele: nessun accordo con la minoranza

Comune, scontro totale e querele: nessun accordo con la minoranza
Un muro così non lo avrebbero immaginato neanche i Pink Floyd. Quello tra maggioranza e opposizione intanto, mattone dopo mattone, è altissimo. È scontro totale: a suon di...

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Un muro così non lo avrebbero immaginato neanche i Pink Floyd. Quello tra maggioranza e opposizione intanto, mattone dopo mattone, è altissimo. È scontro totale: a suon di hashtag, di commissioni normali e di inchiesta, di confronto coi cittadini.




E – forse – di querele. È la premessa del consiglio comunale di oggi. Ieri nuovo capitolo: terza e quarta commissione sono andate deserte. Convocate dai vice di minoranza (Gianmaria Santucci e Luigi Maria Buzzi), servivano a nominare i nuovi presidenti. I capigruppo di maggioranza hanno voluto spiegare: «Il consiglio non ha ancora ratificato la surroga del nuovo consigliere che sostituirà l'assessore Alessandra Troncarelli, non inserito in alcuna commissione. Le dimissioni del consigliere Troncarelli infatti e la presa d'atto delle dimissioni da presidente della III commissione di Goffredo Taborri non sono state ancora ratificate. Il segretario generale ha informato personalmente Santucci e Buzzi circa l'inopportunità di riunirle». Santucci la riconvocherà lunedì. Intanto minaccia querele: «Mai parlato con la segretaria generale di queste cose. Aspetto una rettifica, altrimenti dovrò tutelarmi nelle sedi opportune».



Solo commissioni? No. Nel fine settimana la minoranza ha raccolto 3 mila firme nelle piazze per dare la spallata a Michelini, al motto (e hashtag) #tuttiacasa. Il sindaco ha replicato con tre incontri (ieri il primo) sui rifiuti. Titolo: “I viterbesi sapranno la verità dei fatti”. Hashtag? #bastamenzogne. Sarebbe abbastanza, ma Buzzi ha controreplicato: «Convoca i cittadini nelle parrocchie. Ai nostri gazebo anche gente delusa che l'ha votato». Ancora? Ieri c'è stata pure la riunione dei capigruppo. La minoranza voleva un consiglio sui rifiuti (si svolgerà il 30 giugno) e una commissione d'inchiesta su questo, mense e pubblica illuminazione. All'uscita musi lunghissimi: la maggioranza ha concesso solo l'ultima. «Perché sui rifiuti sta indagando la magistratura», spiega Livio Treta. «E noi mica vogliamo entrare nel loro lavoro», ha detto Vittorio Galati.


Morale: l'opposizione ha chiesto un altro consiglio su tutte e tre le commissioni d'inchiesta. E oggi c'è seduta ordinaria, con le interrogazioni: in arrivo qualche altro mattone nel muro.

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Il Messaggero