Comune, Confesercenti critica: «Da questa amministrazione ci aspettavamo di più, la situazione è peggiorata»

Comune, Confesercenti critica: «Da questa amministrazione ci aspettavamo di più, la situazione è peggiorata»
«Da questa amministrazione ci aspettavamo di più: abbiamo chiesto da subito un tavolo di programmazione negoziata. Ancora stiamo aspettando». Perché sul...

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«Da questa amministrazione ci aspettavamo di più: abbiamo chiesto da subito un tavolo di programmazione negoziata. Ancora stiamo aspettando». Perché sul commercio, proprio questo è mancato: «La programmazione. Se con il piano urbanistico commerciale si può ancora fare qualcosa per il centro storico, almeno sbrighiamoci». Il presidente della Confesercenti, Vincenzo Peparello, non risparmia critiche al centro sinistra, reo di aver dato continuità «all’anarchia che va avanti dal 2000».


Il piano del commercio tarda ad arrivare. «Il tavolo – dice Peparello – lo avevamo chiesto tantissimo tempo fa. Il comune ha fatto un bando per l’assegnazione del piano, di importanza fondamentale: abbiamo sollecitato a più riprese, ma da dicembre non sappiamo nulla». Il problema? «Il comune è in ritardo dal 2000, ovvero dal decreto Bersani. Ormai tante cose sono compromesse: se sono state rilasciate concessioni edilizie a uso commerciale, lì poi non si può dire che non si fa più nulla».

Eppure qualcosa si poteva fare, nel frattempo. «In base al decreto Bersani si poteva approvare un vincolo di destinazione nel centro storico per evitarne lo spopolamento. E anche per calmierare i prezzi. Qui vanno riportate una serie di attività che interessano chi viene da fuori. Invece purtroppo in tanti anni non è stato fatto nulla». Non certo solo dall’attuale amministrazione, partita però conoscendo un problema cronico. «Dal centro sinistra ci aspettavamo di più: abbiamo chiesto i tavoli di programmazione negoziata. Il primo approccio è stato: benissimo. Ma ancora aspettiamo. Eppure, l’ultima volta a dicembre, insieme a sindacati e associazioni di categoria abbiamo detto che eravamo molto preoccupati per ciò che stava accadendo a livello commerciale. Tutto senza regole».


Sono discorsi che però si sentono da almeno 15 anni. Con l’arrivo del centro sinistra c’è stata una continuità nel non cambiare nulla? «Infatti, non è cambiato nulla». E’ un’anarchia commerciale? «Esatto: siamo terra di conquista. E questa amministrazione, conoscendo il problema – continua Peparello – avrebbe dovuto mettere subito un freno. Bisognava domandarsi dove sviluppare il commercio, invece è stato lasciato tutto così e la situazione è peggiorata». Insomma, come sempre «è mancata la programmazione. Un comune ha l’obbligo di fare il piano del traffico, dei parcheggi, dei trasporti. Come si fa a programmare una città senza tener conto di questo?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero