Colpiva anziani soli fingendosi delle Poste, denunciata per estorsione

Anziani
Accento napoletano, capelli lisci e un sorriso diabolico. E’ questo l’identikit della 26enne denunciata per estorsione che nel giro di due mesi ha messo a segno...

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Accento napoletano, capelli lisci e un sorriso diabolico. E’ questo l’identikit della 26enne denunciata per estorsione che nel giro di due mesi ha messo a segno diversi colpi nella zona dei Cimini. La giovane è finita nel mirino della Procura dopo la segnalazione dei carabinieri che avevano soccorso un’anziana di Soriano nel Cimino che era stata truffata. La donna è accusata di un’estorsione messa a segno il 30 settembre e di una tentata estorsione dei primi giorni di novembre. «Le indagini - spiegano i carabinieri - hanno rilevato come la ragazza, presentatasi a casa della vittima quale impiegata delle poste, avesse indotto un’anziana donna a consegnare denaro e preziosi, a titolo di pagamento di presunti debiti contratti dal figlio con il servizio postale». L’indagata avrebbe anche fatto molta pressione minacciando la donna di pesanti conseguenze amministrative per il figlio.

Quando la donna ha contattato la caserma di Soriano per raccontare la disavventura i militari si sono subito messi sulle tracce della donna. Donna che conoscevano già molto bene visto che aveva già colpito. La 26enne, infatti, ha un modus operandi preciso. Segue sempre lo stessa schema. Si presenta alla porta come un corriere delle poste e chiede il pagamento per risolvere un contenzioso con la sua azienda. E se qualcosa va storto e la vittima non cade subito nel tranello inizia a tempestare la preda di chiamate.

Fa fare telefonare ai suoi complici, che si fingono direttori della filiale per convincere l’anziana a pagare subito e in contanti. Come accaduto lo scorso 2 novembre quando la 26enne si è presentata a casa di un’anziana di Sant’Eutizio, frazione di Soriano nel Cimino, cercando di farsi dare contanti e preziosi per risolvere un “contenzioso” con le poste. La donna che però non è caduta nel tranello è stata “avvisata” telefonicamente dai complici. Tutto però è stato svelato dai carabinieri che hanno subito identificato l’indagata e il suo complice, un 23enne di Castel Volturno.

«In questi giorni - afferma il comando provinciale dei carabinieri - sono molteplici le segnalazioni di simili episodi che giungono ai comandi dell’Arma, motivo per cui si ripetono gli appelli alla cittadinanza a prestare la massima attenzione al riguardo, di ricordare a tutte le persone anziane che si conosce di non acconsentire mai in nessun caso e per nessun motivo a richieste improvvise di danaro contante o preziosi o altro, meno che mai di consegnare il tutto a persone sconosciute».

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Il Messaggero