Cocaina nascosta tra gli attrezzi, nei guai un militare dell’Esercito

Il Tribunale di Viterbo
Cocaina nascosta nella cassetta degli attrezzi, condannati. Il giudice del tribunale di Viterbo ieri mattina ha chiuso il procedimento per possesso di sostanze stupefacente che...

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Cocaina nascosta nella cassetta degli attrezzi, condannati. Il giudice del tribunale di Viterbo ieri mattina ha chiuso il procedimento per possesso di sostanze stupefacente che vedeva imputati due amici. Uno, appartenente all’Esercito italiano, e l’altro un civile incensurato. Il primo è stato condannato a 10 mesi, il secondo a 6 mesi e 20 giorni di carcere. I due vennero fermati dai carabinieri, durante i servizi di controllo del territorio e della circolazione stradale del fine settimana sulla Teverina, e vennero denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso di un posto di controllo l’imputato che era alla guida, venne agitato e nervoso avrebbe indotto i militari ad approfondire il motivo di questa reazione. Persistendo il nervosismo, apparentemente senza giustificato motivo, i militari hanno proceduto alla perquisizione del veicolo, all’interno del quale – dopo accurate ricerche, ben nascosto tra gli attrezzi da lavoro – è stato rinvenuto un involucro in cellophane, contenente circa 20 grammi di cocaina. La sostanza sarebbe stata utilizzata, secondo i militari, per realizzare 46 dosi. I due amici durante la perquisizione e il sequestro non avrebbero spiegato ai carabinieri la provenienza della droga, per questo sono finiti entrambi nei guai.

Durante la discussione la procura di Viterbo aveva chiesto 8 mesi di reclusione per entrambi gli imputati, la difesa aveva sostenuto invece che quella cassetta degli attrezzi non fosse dei due imputati e quindi nemmeno la droga presente. La giudice Giovanna Camillo, dopo una breve camera di consiglio, ha condannato il militare dell’Esercito a dieci mesi e l’amico a 6 mesi e 20 giorni.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero