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Gestioni dei rifiuti a Civita Castellana, si rischia il caos amministrativo, e quello gestionale, della Sate, la municipalizzata della gestione rifiuti. «La maggioranza – hanno detto i consiglieri di minoranza del Pd, Brunelli, Tomei e Cancilla - nasconde un aumento della Tari di 147.000 euro per il 2021, Non crede al piano economico e finanziario della Sate, tanto che lo ha messo in discussione».
Il punto, dopo essere stato discusso in commissione bilancio, è stato eliminato dall’ordine del giorno del consiglio comunale in programma oggi. «E’ una decisione senza precedenti – dice il capogruppo Simone Brunelli – che si traduce in un palese atto di accusa nei confronti della gestione dell’ex presidente Francesco Urbanetti, del neo presidente Roberta Rossetti (entrami del centro destra), dell’amministratore delegato della Sate e di coloro che hanno espresso parere favorevole, come i funzionati comunali ei revisori dei conti. Ora si affideranno a consulenti esterni per rivedere i numeri».
Un primo rischio per la giunta Giampieri è quello di vedersi arrivare sanzioni dall’ente Arera perché il piano non è approvato entro i termini previsti. «Siamo in una situazione surreale - prosegue Brunelli - che nasce dalla volontà di nascondere il quadro impietoso che emerge dal Pef e un aumento della Tari 2021 pari a 147.000 euro, dovuto alla mala gestione del centrodestra».
A dare sostegno al capogruppo anche gli altri consiglieri targati Pd. «Ci saremmo aspettati un'assunzione di responsabilità da parte dei nostri amministratori e non questa imbarazzante retromarcia», ha commentato Nicoletta Tomei. Per Domenico Cancilla «l'assessore Sebastiani non ha rispettato la parola data in consiglio comunale quando ha negato ogni possibilità di aumenti tariffari».
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