Il calcio statunitense ha scelto la Tuscia per trovare nuovi talenti.

Matteo Corazza, classe 2003, centravanti di grandi potenzialità di Civita Castellana dalla prossima settimana farà parte della squadra di calcio dell'Università Cabrillo di San Francisco in California.

È stato accettato della College Life Italia durante un test che si svolto nei giorni scorsi sul campo della Petriana a Roma, dove molti ragazzi hanno l'opportunità di mettersi in evidenza per andare a giocare nelle università americane attraverso delle borse di studio, abbinando il calcio allo studio e tornare a casa con la laurea in valigia dopo qualche anno.

È un'occasione che ha permesso a ragazzi di altre regioni italiane di tuffarsi nell'avventura universitaria a stelle e strisce e portare a termine con successo questo progetto. Matteo, studente di Lettere e Storia a Roma Tre, diplomato al liceo linguistico, ha superato anche questo esame e tra qualche giorno attraverserà l'Atlantico per affrontare la nuova realtà e sarà anche il primo calciatore viterbese che entra nell'export del pallone. «È un esperienza che sognavo dice e non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura che mi affascina, una bella opportunità che voglio sfruttare fino in fondo e una sfida che mi affascina».

Corazza calcisticamente è cresciuto nella Flaminia Civita Castellana, dove ha fatto la trafila in tutte le formazioni giovanili e si è messo in evidenza con la formazione della Juniores nazionale; nella scorsa stagione ha indossato la casacca del Riano in Promozione realizzando 18 reti mettendo in evidenza le sue qualità balistiche e tecniche che non sono passate inosservate ai tecnici statunitensi. «Chi viene a giocare da noi spiega il tecnico Michael Seabol deve dare sempre il cento per cento. Il livello del vostro calcio dilettanti è molto alto e nei campionati regionali del Lazio ci sono sempre dei talenti da poter scegliere».

A portarli oltre oceano provvede al College Life Italia società fondata da Lucas De Rossi, Stefano Radio, Paolo Scoppola e Giorgio Antogirolami. «Abbiamo valutato i ragazzi e conosciuto le loro famiglie spiega De Rossi- : alcuni di questi hanno messo in evidenza delle buone qualità tecniche, ma non basta: i college guardano anche al lato accademico e alla conoscenza dell'inglese che sono importanti quando c'è da fare queste scelte».