Civita Castellana, i guai del Midossi, gli studenti scrivono al presidente Meroi

Civita Castellana, i guai del Midossi, gli studenti scrivono al presidente Meroi
Garbati ma arrabbiati. Sono gli studenti dell'istituto Midossi di Civita Castellana che confermano l'intenzione di manifestare mercoledì sotto la sede della Provincia per...

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Garbati ma arrabbiati. Sono gli studenti dell'istituto Midossi di Civita Castellana che confermano l'intenzione di manifestare mercoledì sotto la sede della Provincia per richiamare l'attenzione dei politici sulle condizioni in cui versano i complessi scolastici di via Petrarca (Itis) e via Gramsci (Isa). Come antipasto della protesta hanno pensato di scrivere una lettera aperta al presidente Marcello Meroi.


«Siamo studenti delle superiori di Civita Castellana, in particolare del Midossi che intendono venire a fare un sit in davanti alla sede della Provincia per manifestare il malessere e l'insoddisfazione causato dal comportamento della sua amministrazione. Molte e complesse sono le motivazioni che ci hanno portato a questa forma di protesta ma in sintesi le possiamo riassumere nelle seguenti domande». Ecco la lista: «Perché le normali operazioni di manutenzione ordinaria che sono prevedibili e ripetitive nel tempo, vengono invece eseguite come straordinarie o addirittura in regime di emergenza e dopo pressanti e reiterate richieste? Perché, nonostante lei ne sia a conoscenza visto il suo recente sopralluogo, i lavori da lei promessi volti a risolvere le problematiche strutturali (infiltrazioni di acqua piovana, abbattimento delle barriere architettoniche, tinteggiatura) non sono mai partiti? Perché ancora non abbiamo banchi e sedie in numero sufficiente nonostante le richieste fatte dalla scuola? (forse arrivano oggi, ndc). Perché i tecnici dell'assessorato all'edilizia scolastica continuano a venire per verificare ogni volta le stesse problematiche, che conoscono perfettamente da anni, e se ne vanno dicendo che chiederanno preventivi per i lavori da svolgere senza darne mai seguito? Perché alle richieste legittime non c'è mai una risposta?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero