Civita Castellana, la scuola ha accolto i bambini ucraini: «Finalmente un po' di serenità»

Le scuole di Civita Castellana hanno abbracciato i bimbi ucraini. Sono stati accolti con dall'inno intonato dai nuovi compagni di scuola “Sento la gioia”, oltre...

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Le scuole di Civita Castellana hanno abbracciato i bimbi ucraini. Sono stati accolti con dall'inno intonato dai nuovi compagni di scuola “Sento la gioia”, oltre che con gli zaini donati della famiglie degli altri alunni. Tanto calore, nell'istituto delle Suore francescane, ai tre bambini fuggiti dalla guerra e che da ieri sono ospitati in tre classi delle scuole. Tutto accompagnato da qualche lacrima di commozione.

«Gli abbiamo accolti nel cortile con grande affetto - racconta la dirigente, suor Maria Llieta Biazzi presentandoli ai nuovi compagni di classe. Per loro è stato un messaggio importante e di speranza. In questo momento lavoreremo sull'integrazione e sull'insegnamento della lingua italiana. Resteranno con noi dalle 8.30 alle 16 ogni giorno, ma tante famiglie si sono offerte di ospitarli con grande senso di umanità. C'è stata tanta generosità da parte di tutti, come sempre. E domani ne arriveranno altri tre».

Ad accompagnare i tre nuovi scolaretti di 6, 8 e 10 anni, nella scuola di via Vincenzo Ferretti, è stata nonna Tatiana, sempre presente con il figlio Alessandro e la nuora Viktoria. «Un'accoglienza cosi calorosa non me l'aspettavo ha detto Tatiana - e i bambini sono stati messi a proprio agio. Ho visto un po' di serenità e di gioia nei loro occhi, dopo quello che hanno passato con la fuga da casa. E' stata una bella festa, tutti sono stati bravissimi: suore, insegnanti, genitori e alunni. Dopo i primi momenti di trepidante attesa ed emozione, si sono sciolti e secondo me si integreranno presto. Per loro si tratta di una nuova esperienza, ma questa volta con il sorriso. So che nasceranno nuove meravigliose amicizie. Grazie a tutti».

Poi ha raccontato un aneddoto: «Domenica hanno studiato italiano per conoscere qualche parola - ha rivelato la nonna - e questa mattina hanno mostrato la loro preparazione e la voglia di imparare in fretta». Un'altra bambina più piccola invece è stata accolta alla materna di via Gramsci, che fa parte dell'Istituto XXV aprile. «E' stato messo a punto un progetto di integrazione con le insegnanti dice la dirigente Simona Cicognola e che ha funzionato bene. La bambina è entrata subito in sintonia con gli altri, tanto che la mamma, che è rimasta nel cortile, poco dopo si è allontanata e non ci sono state controindicazioni».

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Il Messaggero