La ceramica targata Civita Castellana ha vinto alle Olimpiadi

La ceramica targata Civita Castellana ha vinto alle Olimpiadi
La ceramica targata Civita Castellana è già sul podio delle Olimpiadi in programma la prossima estate in Giappone. L'arrivo dei giochi a cinque cerchi ha fornito una buona...

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La ceramica targata Civita Castellana è già sul podio delle Olimpiadi in programma la prossima estate in Giappone. L'arrivo dei giochi a cinque cerchi ha fornito una buona spinta all'export per il settore dell'arredo bagno nel paese del Sol Levante.

Negli ultimi anni a Tokio e nel resto della nazione sono stati ristrutturati o realizzati alberghi, molte residenze e spazi per ospitare sia le delegazioni straniere sia i turisti in arrivo, con prodotti usciti dalle aziende del distretto della ceramica, che hanno confermato di poter competere e superare la concorrenza internazionale. Da Confindustria Ceramica rilevano come in tre anni il volume di affari è passato da 2,54 milioni di euro a 4,34, (+24%) con una leggera flessione nel primo semestre del 2020, anche perché ormai tutto era pronto per ospitare la manifestazione che poi è stata rinviata all'estate del 2021.

Lo stessa tesi è stata sostenuta dal centro studi di Intesa Sanpaolo.  «Il Giappone è tra i primi venti sbocchi commerciali per il distretto della Ceramica di Civita Castellana hanno fatto notare -: negli ultimi anni, le esportazioni verso questa destinazione sono più che triplicate. Nel 2019 la crescita è stata a doppia cifra (+13,5%). C'è stata un flessione solo nei primi mesi del 2020».

«E' un mercato importante e le Olimpiadi hanno fatto la loro parte - ha detto l'amministratore delegato della Cielo, Alessio Coramusi - perché sono diventate un motore anche per le nostre produzioni. Gli alberghi di nuova costruzione o ristrutturati a cui abbiamo fornito materiali sono stati una quarantina. E' un mercato difficile, molto esigente, però la nostra qualità e il design sono stati determinanti per riuscire a superare tutti gli ostacoli». Dalla Ceramica Globo lo stesso pensiero.

«Lavoriamo con il Giappone da diverso tempo - dice Sergio Gulinucci, responsabile export - e lì apprezzano il nostro design e la nostra varietà di colori e finiture. Siamo presenti un po' su tutto il territorio, senza dubbio lo scorso anno il nostro lavoro lì è cresciuto ancora di più. Merito di diversi lavori contract (hotel, spazi pubblici e privati) realizzati per l'occasione».

«E' un mercato interessante - dice Francesco Bravini direttore commerciale della ceramica Flaminia - soprattutto per i lavabi, almeno per la nostra azienda». Lorenzo Rossini (ceramica Azzurra) dice che a Kyoto, dove hanno fornito il materiale da loro prodotto, sono stati apprezzati modelli e colori. «Una bella soddisfazione», ha detto l'imprenditore.

«Siamo presenti sul mercato giapponese da pochi anni - dice infine Stefania Palamides, della ceramica Tecla - ma si tratta di una realtà molto interessante e continuiamo a monitorare là situazione»

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Il Messaggero