Fitofarmaci nei campi, anche Civita Castellana verso l'ordinanza per vietare il glifosato

Fitofarmaci nei campi, anche Civita Castellana verso l'ordinanza per vietare il glifosato
Civita Castellana metterà al bando l'uso del glifosato in agricoltura. Una mozione su questa tematica è stata presentata dai partiti di opposizione in consiglio...

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Civita Castellana metterà al bando l'uso del glifosato in agricoltura. Una mozione su questa tematica è stata presentata dai partiti di opposizione in consiglio comunale (Pd, Rifondazione e Movimento 5 stelle) al sindaco Luca Giampieri, con l'obiettivo di chiedere all'amministrazione «di emanare un'ordinanza che vieti l'uso dei prodotti erbicidi che contengono il principio attivo del glifosato, in tutte le forme e dosaggi, nell'intero territorio comunale per tutelare la salute pubblica, il suolo e le acque».

Molto probabile che, con qualche modifica al testo, la proposta sarà sposata anche dalla maggioranza di centrodestra. L'appuntamento per prendere una decisione è già stata fissata per il Consiglio comunale del prossimo 30 luglio. Dopo il Comune di Nepi che ha fatto da apripista in provincia, vietando i pesticidi, e le analoghe ordinanze studiate da Corchiano e Gallese, perciò, ora anche Civita Castellana potrebbe unirsi al gruppo.

«Porteremo in commissione anche tutte le modifiche predisposte ha annunciato il sindaco Giampieri - per il regolamento comunale sull'uso dei fitofarmaci, come d'accordo con gli altri comuni del Biodistretto». A spingere verso questa decisione è stata la massiccia espansione dei noccioleti nella zona di Civita Castellana; oltre al dover fronteggiare il fatto che alcuni coltivatori non rispettano le regole sull'uso degli erbicidi. Ma anche per le sollecitazioni arrivate dalle aziende agricole che hanno puntato sul biologico.

Continua a far notizia la sentenza del Tar che ha respinto la proposta di sospensione, proposta da Assofrutti, dell'ordinanza del sindaco di Nepi che limita l'uso dei fitofarmaci. «Un'ottima notizia ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Roberta Lombardi - e che getta un seme prezioso per il processo di riconversione ecologica dell'agricoltura nel Lazio. Potrà essere di buon esempio per tutti i Comuni e gli enti locali a beneficio di ambiente, salute, biodiversità, qualità delle filiere agricole e di quei consumatori che avranno più possibilità di scegliere prodotti del Lazio coltivati con pratiche ecosostenibili. Apprezzo inoltre la spinta propositiva e inclusiva del sindaco di Nepi, che ha annunciato degli incontri con le associazioni di agricoltori».

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Il Messaggero