Diocesi, tanti consensi per l'idea delle vaccinazione nelle parrocchie

il Vescovo Monsignor Romano Ross
La diocesi di Civita Castellana apre le porte dei locali delle parrocchie per le vaccinazioni. Nella lettera indirizzata ai settantesi parroci della provincia di Viterbo e...

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La diocesi di Civita Castellana apre le porte dei locali delle parrocchie per le vaccinazioni. Nella lettera indirizzata ai settantesi parroci della provincia di Viterbo e Roma e anche alla comunità cristiana che dirige, il vescovo Romano Rossi, oltre a ricordare di rispettare le normative anti Codiv e su come gestire le funzioni pasquali, tra le indicazioni ha inserito anche quella di mettere a disposizione per i vaccini gli ambienti della parrocchie ritenuti più idonei.

L’iniziativa ha riscosso subito una valanga di consensi. «E’ possibile da questo momento – ha scritto ai sacerdoti della diocesi Rossi - concedere spazi in parrocchia per una eventuali campagna di vaccinazione». Insomma, se la Asl di Viterbo e i sindaci cercano locali per le somministrazioni, ora sanno dove trovarli.

Insieme a questo arriva lo stop a quasi tutto il resto della vita parrocchiale a livello sociale: «E’ sconsigliata – ha proseguito Rossi - invece la concessione di spazi per gruppi vari, assemblee e feste e tutto ciò che è collegato a questi appuntamenti». La raccomandazione: «Muoviamoci con equilibrio e buon senso tenendo – ha detto ancora - al primo posto la salvaguardia della gente, poiché in questo momento ci è stato chiesto di essere più rigidi, responsabili e rispettosi».

Tra le indicazioni per quello che riguarda le attività pastorali anche quest’anno, sono state sospese le benedizioni delle famiglie in casa, cosi come la processioni nelle varie parrocchie. Bloccate anche le riunioni di catechesi e formazione e messe di gruppo. Le celebrazioni penitenziali come la Via Crucis debbono assumere sempre il criterio dell’essenzialità e sobrietà. Infine una raccomandazione è arrivata anche dalla segreteria di piazza Matteotti per gli amanti della fotografia

«Si faccia attenzione – hanno detto - alle foto pubblicate sui social perché certe inquadrature possono dare l’impressione di illeciti. Uno scatto può rovinare tanto lavoro fatto con attenzione».

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Il Messaggero