Civita Castellana, raddoppiano le famiglie aiutate dalla Caritas

Civita Castellana, raddoppiano le famiglie aiutate dalla Caritas
È allarme povertà a Civita Castellana. Lo dicono i dati della Caritas parrocchiale, che ha sede nei locali sottostanti la chiesa di San Lorenzo. La pandemia e le...

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È allarme povertà a Civita Castellana. Lo dicono i dati della Caritas parrocchiale, che ha sede nei locali sottostanti la chiesa di San Lorenzo. La pandemia e le conseguenze economiche e sociali per la cittadina viterbese sono state pesanti.

Nella struttura della Caritas in via Bonanni hanno registrato un aumento del 100 per cento da aprile a oggi della consegna di generi di prima necessità alle famiglie in difficoltà. Dai 25-30 nuclei familiari, che si rivolgevano alla parrocchia diretta da don Ampelio Santagiuliana, si è passati ai 70 attuali.

La media è di tre persone a nucleo. Il picco è stato raggiunto in estate con oltre cento famiglie. Prima dell'arrivo del Covid era stata allestita una mensa dove veniva offerto un pasto caldo, ora con le nuove regole i volontari distribuiscono generi di prima necessità due volte alla settimana per oltre 200 persone. «Non si pensi che siano solo stranieri dice un volontario più della metà sono famiglie locali. Molti hanno perso il lavoro, altri sono precari e c'è chi per vari motivi sta attraversando un momento difficile».

L'impegno è forte anche sotto il profilo umano. Ma non è una missione impossibile. «La realtà è drammatica dicono sempre i collaboratori di don Ampelio - ed è impensabile in una cittadina laboriosa come la nostra che possa accadere tutto ciò. Ancora più grave è che il numero degli indigenti è più alto a Civita poiché alcuni si rivolgono ad altre istituzioni».

Per sostenere le persone in difficoltà c'è tanta solidarietà da parte della città. «Riusciamo a distribuire gli alimenti a queste persone - continuano i volontari della Caritas parrocchiale - grazie al sostegno di cittadini, aziende ceramiche, associazioni, panifici e ortofrutticoli, ai quali si aggiunge la collaborazione del Banco alimentare. Grazie a loro per più di cento giorni all'anno i nostri concittadini in difficoltà ricevono un aiuto concreto da questa storica parrocchia». Il Natale 2020, reso ancor più problematico dall'emergenza Covid, è alle porte, ma l'impegno dei volontari è assicurato.

«Quest'anno sarà qualcosa che ricorderemo per sempre a causa della drammaticità del momento, che mette in discussione tante certezze che ritenevamo consolidate. Proprio per queste ragioni - dicono dalla parrocchia - la condivisione alle difficoltà di chi è più vicino diventa motivo per sentirci cittadini della stessa comunità».

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Il Messaggero