Resta contagiata due volte in un mese, ma «senza vaccino sarei stata molto male»

Resta contagiata due volte in un mese, ma «senza vaccino sarei stata molto male»
Due volte positiva al Covid in un mese. Lo racconta Giorgia Castaldo, ragazza di Civita Castellana che fa parte di quell’esercito di oltre 500 persone contagiate negli...

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Due volte positiva al Covid in un mese. Lo racconta Giorgia Castaldo, ragazza di Civita Castellana che fa parte di quell’esercito di oltre 500 persone contagiate negli ultimi giorni nella città. Il suo è un caso forse unico nella Tuscia: in questi giorni è di nuovo in isolamento a casa.

«La prima esperienza è stata angosciante, brutta e difficile – racconta - e ho avuto paura, ora il sentimento che predomina è la rabbia, perché non ho avuto neanche il tempo di riprendermi che è arrivata la seconda positività. Tutto questo nonostante due vaccini, il terzo in pratica non sono riuscita a farlo anche se ero prenotata».

Come ha trascorso questo mese?
«È stata dura, tuttora è molto dura. Chiusa dentro una stanza da sola, non lo auguro a nessuno. La musica, il telefono e internet sono stati la mia salvezza in questo caso. I contatti virtuali con le persone più care sono determinati per superare questi momenti».

Quali sintomi ha avuto?
«Febbre alta, difficoltà respiratorie, perdita della voce, perdita del gusto e dell’olfatto e ghiandole infiammate».

Come è stata curata? 

«Ho fatto un ciclo di antibiotici».

Come si è contagiata?
«La prima volta non lo so, la seconda sono stata contagiata da un’amica che era asintomatica. Come può essere accaduto non so spiegarmelo, anche perché io sono vaccinata e quindi ero abbastanza tranquilla in quel momento e poi da poco uscita dal primo contagio».

Lei ha particolari problemi?
«Se lo chiedono tutti, ma non soffro di patologie».

Da questa sua brutta esperienza cosa salva?
«Il vaccino, perché probabilmente senza vaccino avrei avuto conseguenze più gravi. Sarei curiosa di sapere se ci sono altri casi come il mio. Qualcuno dovrà studiare e trovare soluzioni per non farci arrivare al terzo contagio».

I rapporti con i sanitari e la Asl?
«Il medico di base è stato sempre presente, la Asl mi ha seguito sia la prima volta e sia la seconda nonostante le difficoltà con cui devono fare i conti. Non mi sembra di essere stata dimenticata».

Un consiglio ai coetanei.


«Suggerisco a tutti gli altri ragazzi di tenere la guardia alta, perché anche se vaccinati c’è un rischio che si corre sempre».

 

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Il Messaggero