Civita Castellana, concerto da incubo: i residenti si appellano al prefetto

Civita Castellana, concerto da incubo: i residenti si appellano al prefetto
Fine settimana da incubo a Civita Castellana per le famiglie residenti in via Roma e via Madonna delle Rose. Gli abitanti hanno scritto ieri al prefetto di Viterbo per metterlo a...

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Fine settimana da incubo a Civita Castellana per le famiglie residenti in via Roma e via Madonna delle Rose. Gli abitanti hanno scritto ieri al prefetto di Viterbo per metterlo a conoscenza di quanto accaduto tra la notte di sabato e domenica a proposito delle manifestazione musicale che si è tenuta nell'area di Belvedere Faleri, che si trova a ridosso del centro storico.

Sotto accusa l'amministrazione comunale che secondo i residenti non ha messo in atto nessuna contromisura per limitare i disagi.

«Dopo le 24 e fino alle 4 del mattino di domenica - hanno scritto al prefetto - la musica altissima ha superato i limiti di legge. Oltretutto molte persone hanno creato disagi con urla, strilli, schiamazzi e suoni di clacson fino alle 5 di mattina. È una situazione intollerabile, che si è avuta anche nei fine settimana scorsi. E non ci risulta che siano state prese misure adeguate da parte dell'amministrazione comunale. Chiediamo di effettuare una verifica, se il sindaco ha fatto rispettare o meno le norme previste dalla legge. Ci risulta che sono state fatte mole segnalazioni alle autorità competenti».

Gli organizzatori, qualche giorno prima, avevano fatto un appello alle persone chiedendo un comportamento civile e rispettoso della cittadinanza e dell'ambiente che li ospitava anche perché nelle stesse ore per le via del centro storico era in atto la realizzazione dell'infiorata per il Corpus Domini. «Siate civili ed educati se volete che noi e altre associazioni che ogni anno lavoriamo per voi - hanno scritto su fb - continuino ad esistere. I beni dell'Orto di Miretto (cosi è conosciuta l'area Belvedere Faleri) e il centro di Civita Castellana vanno conservati e onorati come parte di ognuno di noi e delle nostre vite. Non facciamo gli scemi in giro». Appello, che in parte è caduto nel vuoto

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Il Messaggero