Civita Castellana, il calcio dal campo si è trasferito a tavola. Amarcord rossoblù

Civita Castellana, il calcio dal campo si è trasferito a tavola. Amarcord rossoblù
Erano tutti abituati a correre su di un campo di calcio in terra battuta. Stavolta, a tanti anni di distanza, le gambe sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Erano tutti abituati a correre su di un campo di calcio in terra battuta.

Stavolta, a tanti anni di distanza, le gambe sono finite sotto a un tavolino ma lo spirito di squadra, l’amicizia e l’amore verso il calcio e la maglia del Civita Castellana che hanno indossato è rimasto intatto.

L’epico team che si è formato per una sera e protagonista di tante battaglia sui campi della provincia e della regione si ha ritrovato per la canonica reunion davanti ad abbondanti piatti a base di pesce accompagnato da tanto vino. E’ stata una rimpatriata, senza partitella questa volta, rispetto al passato, ma è bastato una cena “in famiglia“ per mantenere saldo quel filo invisibile, ma indivisibile che accomuna tutti gli “eroi“ di un epoca che ha scritto pagine indelebili del calcio locale.

E cosi ancora una volta è stato riaperto il libro dei ricordo  che parla di gol e dei derby contro Nepi, Vignanello e le squadre viterbesi dove le scaramucce in campo erano quasi una tradizione; dei confronti contro le formazioni romane dove ogni occasione era buona per qualche salutare scambio di colpi proibiti, che oggi sarebbero da doppio cartellino rosso. Invece, a quei tempi tutto terminava con il fischio dell’arbitro.

Tra vino e buon pesce e la torta finale insomma si è rivissuta l’epopea del passato, tra tanti aneddoti curiosi, molti ricordi di partite storiche, con tantissime risate e la promessa di rivedersi ancora; oltre al ricordo di quelli che non ci sono più.

Al termine si è pensato anche al prossimo appuntamento " fuori campo" dove si vince sempre davanti ad un piatto.

Il compito di fare le convocazioni per una nuova rimpatriata, sempre a tavola, è stata ancora affidata all’ala tutto pepe del Gs Ceramiche Franco Caprioli e al difensore di razza della San Lorenzo Giulio Basili.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero