Aggressione di una commessa alla Coop, la donna ha presentato denuncia contro collega

Aggressione di una commessa alla Coop, la donna ha presentato denuncia contro collega
Commessa aggredita alla Coop di Civita Castellana da un collega: il sindacato dei Cobas rivela attacchi sui social nei confronti della donna e la marginalizzazione dei colleghi....

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Commessa aggredita alla Coop di Civita Castellana da un collega: il sindacato dei Cobas rivela attacchi sui social nei confronti della donna e la marginalizzazione dei colleghi. Intanto lei (delegata sindacale) ha presentato un esposto presso la caserma dei carabinieri, con la richiesta al questore di Viterbo dell'allontanamento nei confronti del caporeparto, che avrebbe lanciato contro la donna del caffè bollente. Anche l’azienda si è mossa in maniera rapida.

Coop, caporeparto lancia tazzina di caffè bollente contro una commessa

“Appena venuta a conoscenza dell’episodio, Unicoop Tirreno ha subito messo in atto le procedure interne per individuare le dinamiche dei fatti, nel rispetto e nella tutela dei lavoratori coinvolti. La Cooperativa è dotata di un regolamento aziendale che tutti i dipendenti sono tenuti a osservare e interviene fermamente nel caso vengano violate le regole stabilite e condivise con i lavoratori stessi”. Non è da escludere un provvedimento di sospensione per l’aggressore.

Il sindacato non molla. «La lavoratrice ha formalizzato l’esposto – ha dichiarato Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – perché una violenza va denunciata senza se e senza ma. Abbiamo messo a disposizione della lavoratrice la nostra struttura legale che, laddove ce ne fosse il bisogno, l’accompagnerà in questo doloroso ma dignitoso percorso».

Dopo aver ricordato che la lavoratrice è stata ascoltata da un dirigente aziendale, il sindacalista non è stato tenero con i colleghi della donna. “L’hanno circondata di un silenzio colmo di indifferenza – ha concluso - :una violenza nella violenza che è consueta per tutte le donne vittime di abuso. Non è più tollerabile assistere a questi tentativi di ridicolizzare o, nella migliore delle ipotesi, isolare una donna che in quel particolare momento avrebbe bisogno, invece, di sostegno e solidarietà. Noi continueremo questa battaglia”. 

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Il Messaggero