Civita di Bagnoregio patrimonio dell'umanità: «A novembre appuntamento a Parigi»

Civita di Bagnoregio
“La candidatura Unesco? Siamo alle fasi finali”. Francesco Bigiotti, amministratore unico di Casa Civita e deus ex machina del rilancio di Civita di Bagnoregio, non si...

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“La candidatura Unesco? Siamo alle fasi finali”. Francesco Bigiotti, amministratore unico di Casa Civita e deus ex machina del rilancio di Civita di Bagnoregio, non si sbottona nel fornire dettagli ma assicura: “Siamo in dirittura d’arrivo”. 

I prossimi passaggi sono già delineati: a metà novembre si terrà a Parigi un panel nel cui ambito i membri dell’Icomos, il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti, ovvero l’organo consultivo dell’Unesco per la valutazione delle candidature, analizzerà il dossier su Civita e i risultati delle verifiche per avanzare eventuali osservazioni o richieste di integrazione. “Da allora – spiega Bigiotti – avremo due mesi di tempo per fornire quanto richiesto. La decisione finale arriverà a marzo mentre a giugno 2022 l’assemblea generale dell’Unesco che si terrà a Kazan, in Russia, proclamerà i nuovi siti scelti nel mondo per far parte del patrimonio dell’umanità”.

Il progetto è stato promosso dalla Regione Lazio e dal Comune di Civita di Bagnoregio in collaborazione con il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact).  L’iter è partito a gennaio quando il Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, l'unico organismo che può ufficializzare una candidatura, ha approvato come proposta italiana da presentare all’esame del Comitato del patrimonio mondiale nel 2022 “Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio”.

Le motivazioni? "La candidatura - si legge - rappresenta un esempio eccezionale di interazione umana con un ambiente ostile costantemente minacciato da forze naturali. Un sito in cui l’ingegnosità umana sfida un territorio che per secoli, e ancora oggi, è caratterizzato da fenomeni erosivi che ne hanno delineato l’iconicità e influenzato gli aspetti sociali, culturali, urbani e architettonici".

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Il Messaggero