Flaminia, Ciappici-Corinti allo scontro sulla società. «Niente soldi indietro, ci vediamo in tribunale»

Mario Corinti
«Ricordate l’articolo del presidente Ciappici in cui tuonava che lui ha sempre pagato tutti? Ebbene, siamo purtroppo a constatare che è scaduto il termine dei...

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«Ricordate l’articolo del presidente Ciappici in cui tuonava che lui ha sempre pagato tutti? Ebbene, siamo purtroppo a constatare che è scaduto il termine dei dieci giorni secondo i quali Ciappici avrebbe dovuto restituire le somme  già versate dal gruppo capitanato da Mario Corinti. Ci vediamo quindi costretti a procedere al recupero coattivo delle somme indebitamente trattenute, attraverso azioni legali contro la persona del presidente Ciappici e della Asd Calcio Flaminia”.  


Il duello continua e a meno di clamorosi colpi di scena finirà a colpi di carte bollate. La battaglia tra Roberto Ciappici, attuale presidente della Calcio Flaminia e Mario Corinti, socio subentrato a metà luglio con il 50 per cento delle quote societarie, si arricchisce di una nuovo capitolo. Un nuovo scontro, sarebbe meglio dire, visto che Corinti annuncia, tramite le righe di cui sopra, il recupero coattivo della somma versata a Ciappici per entrare in possesso della metà delle quote societarie.

La storia della tormentata estate della Flaminia è nota ma vale la pena fare un piccolo viaggio a ritroso: ai primi di luglio lo sponsor forte del club, la Cermica Flaminia, rompe con Ciappici che si trova isolato e viene sfrattato anche dal comune con il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli che nega alla squadra l’utilizzo dell’impianto Turiddu Madami per gli allenamenti e le gare casalinghe. A metà luglio entra in società Corinti, che ceduta la gestione del settore giovanile della Viterbese, guarda alla Flaminia per creare una nuova realtà sportiva che nelle intenzione avrebbe dovuto giocare a Viterbo nella prossima stagione recuperando il marchio Viterbese 1990. L’idillio tra Ciappici e Corinti però dura poco e l’ex numero uno del settore giovanile gialloblù, supportato nell’ambiziosa operazione della Ceramica Flaminia, cerca di prendere il controllo totale della Flaminia per riportarla a giocare a Civita Castellana.


La trattativa con Ciappici è estenuante e alla fine salta tutto con Corinti che dieci giorni fa chiede indietro la somma (38 mila euro) versata per la metà delle quote. Il resto è cronaca di queste ore con il tagliente comunicato di Corinti che annuncia battaglia e nuovi scontri all’orizzonte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero