Rinchiusa in casa, picchiata e violentata dal marito mentre i due figli di 4 e 7 anni dormivano nella loro stanza. Racconti agghiaccianti, ...
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che una donna romena di 25 anni ha fatto agli inquirenti dopo l'ennesima aggressione da parte dell'uomo. Lui, un connazionale di 32 anni, con problemi psichiatrici, è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, sequestro di persona, violenza sessuale e atti persecutori.
Domenica notte la coppia è in casa e verso le tre ha inizio una lite: il marito chiude a chiave l'ingresso dell'appartamento e si scaglia contro la moglie. La picchia violentemente ma lei riesce ad inviare un sms di aiuto a una sua amica che lancia l'allarme. Poco dopo arrivano i carabinieri di Montalto e Tuscania ed è il marito ad aprire la porta. «E' tutto apposto - afferma - non è successo niente» ma i militari ascoltano le confessioni della donna e intervengono. Verrà poi trasportata all'ospedale di Tarquinia per un trauma cranico e contusioni varie. L'uomo, che lavora saltuariamente come bracciante agricolo, si difende negando tutto; è ora rinchiuso nel carcere di Civitavecchia e stamane dovrebbe essere ascoltato dal gip. La vittima ha poi raccontato di subire da diversi anni questo trattamento e di essere stata spesso chiusa in casa come punizione ai dinieghi di rapporti col marito. Una storia di violenze, di frustrazioni che si ripetevano quando il marito non prendeva i medicinali, in quanto affetto da una sindrome depressiva maggiore. Tanto che nel 2012 tentò di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi. Era convinto che la moglie lo tradisse con un connazionale e per questo motivo avrebbe giustificato il fatto di rinchiuderla in casa. La donna è scossa, ma non in pericolo di vita. La speranza è che dimentichi presto ciò che ha subito.
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Il Messaggero