Integrativo in ceramica, così la parte economica. La proposta di Confindustria ai sindacati

Integrativo in ceramica, così la parte economica. La proposta di Confindustria ai sindacati
Riflettori puntati sui lavoratori della ceramica nel distretto di Civita Castellana. Ieri si è svolto il primo incontro tra sindacati di categoria (Filctem, Femca e Ulitec)...

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Riflettori puntati sui lavoratori della ceramica nel distretto di Civita Castellana. Ieri si è svolto il primo incontro tra sindacati di categoria (Filctem, Femca e Ulitec) e Confindustria ceramica per aprire la trattativa sulla parte economica del contratto integrativo, che si applicherà soltanto alle aziende che fanno riferimento all'associazione di via Faul. Nel primo round gli imprenditori hanno presentato la loro proposta di accordo, con cifre parametrate all'aumento della produzione, alla qualità e legate alla presenze, per somme che arrivano fino ai mille euro per ciascuno.

«E' una base di partenza dice Mauro Vaccarotti della Filctem che non ci soddisfa. Per un giudizio definitivo dobbiamo analizzare però i dati. L'offerta è bassa, perché la parte economica è ferma dal 2004 e non arriva a coprire il reale aumento del costo della vita. Tutto comunque merita la giusta attenzione». Il prossimo appuntamento è stato fissato per il 9 febbraio.

Intanto è stata varata dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore artigianato ceramica. In questo comparto del distretto industriale operano più di cento addetti, che trovano lavoro nella ventina di imprese presenti sul territorio; aziende impegnate soprattutto nella realizzazione degli stampi e nella produzione diretta dei sanitari.

La piattaforma, che avrà vigenza 2023-2026, è stata inviata alle associazioni datoriali di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai prima di Natale. L'obiettivo dei sindacati è quello di portarle avanti in tempi celeri, venendo incontro alle necessità e alle urgenze delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nei settori di riferimento.Per tutelare il potere d'acquisto dei salari, nel documento si richiede un incremento complessivo pari a 206 euro sul salario di riferimento per il comparto della ceramica.

Si chiede, inoltre, l'aumento delle maggiorazioni per i turni disagiati, del contributo destinato al Fondo di Previdenza Integrativa a carico delle aziende in favore di tutti i lavoratori iscritti.

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Il Messaggero