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Centro storico, cambiata la giunta il degrado resta. Bivacchi in centro, monumenti vandalizzati e segnalazioni social su erba infestante: il rilancio per ora è un miraggio. L’uscita dal tunnel ancora lontana era stata certificata nelle settimane scorse dalle richieste, pressanti, di un incontro con la giunta da parte del comitato di Via dell’Orologio Vecchio che, per bocca della sua presidente Monia Mustica aveva parlato di «urgenze non più differibili e di una situazione sempre più difficile».
Parole simili, prima di Mustica, avevano usato i residenti di San Pellegrino guidati da Maria Elena Pierini, riusciti dopo mesi ad ottenere un colloquio con l’amministrazione per chiedere interventi di pulizia e, soprattutto, controlli nelle ore notturne, quelle in cui si registrano in maggiori problemi. Problemi che, non è una novità, non si limitano alle zone più nascoste dell’area monumentale (per le quali il comitato di San Pellegrino aveva già durante la giunta Arena chiesto l’istallazione di telecamere ed un potenziamento dell’illuminazione senza ricevere una risposta), ma investono in maniera diffusa tutte le zone del centro: da quelle più tranquille a quelle più turbolente.
Le segnalazioni, come sempre accade, corrono sui social.
Se il problema sicurezza è particolarmente sentito, altro scoglio che l’amministrazione Frontini sta affrontando è quello meno preoccupante delle erbe infestanti nel cuore come alle porte della città. Segnalazioni sono arrivate sulle fioriere “abbandonate” lungo il boulevard Marconi e su tutta una serie di interventi mancati sui cui bussa l’opposizione. L’ultimo appello, in ordine di tempo, arriva dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Laura Allegrini. «Valle Faul, la rotatoria del Carmine, piazza della Rocca: erba alta ovunque», attacca sui social con tanto di mini book fotografico «per chi ha scelto di visitare Viterbo durante questo lungo ponte avremmo voluto un biglietto da visita diverso».
Su verde pubblico e decoro, del resto, la sindaca Frontini aveva costruito lo scorso giugno parte del suo successo elettorale, soffiando sul vento del cambiamento e della discontinuità con la precedente amministrazione. «Non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno perché conosciamo problematiche e tempistiche necessari per la programmazione degli interventi – chiude ironica Allegrini -. Questa giunta si è insediata da quattro mesi appena e ha bisogno di tempo. Noi siamo qua e continuiamo ad aspettare fiduciosi il cambiamento».
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Il Messaggero