Celebrazioni dantesche, si chiude l'anno degli eventi

Celebrazioni dantesche, si chiude l'anno degli eventi
Celebrazioni del settimo centenario della scomparsa di Dante...

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Celebrazioni del settimo centenario della scomparsa di Dante Alighieri: il Comitato viterbese che ha presidiato varie iniziative chiude l'attività. Il The end sarà esplicitato venerdì 12 alle ore 11, tra il duomo e Piazza San Lorenzo, con la presentazione dei pannelli dedicati ai luoghi, ai personaggi, agli accadimenti viterbesi citati nella Commedia. Dopo l'introduzione di Vincenzo Ceniti, console del Touring Club italiano e coordinatore dell'organismo, parola a Gianluca Zappa, autore dei testi del lavoro; Simonetta Pacchella, dirigente del liceo artistico Francesco Orioli; Clara Vittori, dirigente del liceo Mariano Buratti; Stefano Bianchini, presidente del Rotary Club che, unitamente al Comune, ha patrocinato l'evento. Il Comitato ha spalmato le celebrazioni dalla primavera all'autunno. Dapprima, in maggio, con l'installazione dei 9 pannelli realizzati dagli studenti del liceo Orioli. Fino al 4 agosto, il Cedido (centro documentazione diocesano) ha ospitato a Palazzo dei Papi la mostra documentaria I libri di Dante e su Dante a cura di Luciano Osbat. Nella notte del 13 settembre, Giuseppe Rescifina, ha guidato una passeggiata su un ideale itinerario dantesco (da Santa Maria in Gradi alla chiesa del Gesù, dalla Valle di Faul a Santa Maria Nuova). In ogni stazione' ricorda Ceniti sono risuonate le letture dei versi del Sommo Poeta, tra gli altri del sindaco Giovanni Arena, del rettore Stefano Ubertini, del vescovo Lino Fumagalli. Anche la stagione estiva di Ferento ha aperto il sipario sulla performance Dante, uomo divino. L'Occhio del poeta sulla Tuscia di Rescifina, con l'assassinio di Enrico di Cornovaglia nella Chiesa di San Silvestro (Canto XII dell'Inferno); fonte calda del Bulicame (Canti XII e XIV dell'Inferno); Martino IV, il papa goloso e le anguille del lago di Bolsena (Canto XXIV del Purgatorio). E infine, lo scorso 16 ottobre, il ricordo di Giovanni XXI, unico papa portoghese della storia (al secolo Pietro Ispano, morto a Viterbo nel 1276, sepolto nel duomo).


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Il Messaggero