Cassa integrazione in deroga, l’Inps di Viterbo smentisce i ritardi denunciati da Cisl e Uil. Nei giorni scorsi, i sindacati avevano criticato i tempi troppo lunghi nella...
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Adesso, però, arrivano i dati diffusi dal presidente dell’Inps Vittoria Romeo, aggiornati al 14 maggio. Nella Tuscia da marzo sono arrivate 1547 domande di cassa integrazione ordinaria, di cui 1412 sono state già definite (ovvero chiuse, comprendendo in questo numero sia quelle accettate sia quelle rigettate). Molto più alti i numeri della cig in deroga: 3124 richieste avanzate dalla aziende del Viterbese e 3108 quelle chiuse (anche in questo caso, tra approvate e rifiutate). Per il Fondo di integrazione salariale i numeri diventano rispettivamente 607 e 508.
Capitolo a sé meritano i pagamenti, ovvero gli ammortizzatori sociali già arrivati nella tasche dei lavoratori dipendenti delle imprese in crisi: “Sinora sono state erogate 9.294 mensilità afferenti ai mesi di marzo e aprile per un importo totale complessivo di 4.519.120,14 euro”. E i pesanti ritardi lamentati da più parti? “Non è così. Come dimostrano i numeri – afferma Romeo – la situazione è diversa. Servono i tempi dei controlli e quelli tecnici tra quando il pagamento è approvato e quando diventa effettivo, ma l’impegno dell’Inps è massimo e le giacenze sono minime”.
Inoltre, il presidente sottolinea che “in riferimento alle prestazioni previste dal decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza coronavirus, nell’ambito dell’iniziativa della Direzione regionale Lazio, è stata costituita una task force tra il personale della sede. Personale che per ottemperare al pagamento, in corso, delle richieste, sta lavorando alacremente al fine di assicurare la definizione delle pratiche - conclude - con la massima efficienza e nel più breve tempo possibile". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero