Carnevale, Viterbo resta a secco: «Col Comune qualche contatto a settembre, poi nulla»

Carnevale, Viterbo resta a secco: «Col Comune qualche contatto a settembre, poi nulla»
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Se ne riparla – si spera – il prossimo anno. Il Carnevale salta un altro giro, dopo quello già in sordina dell’anno scorso. «Se ne era iniziato a parlare a settembre, ma poi non si è sentito più nessuno»: così Lucio Matteucci, che con Viterbo civica e il Comitato Carnevale viterbese aveva organizzato le ultime edizioni. E appare improbabile che il commissario prefettizio possa fare qualcosa last minute, anche perché ad oggi non figura nulla neanche sull'albo pretorio e la situazione del Covid non aiuta.

Complici probabilmente i mal di pancia in maggioranza, che hanno portato alla caduta dell’amministrazione Arena, della festa a un certo punto si è persa traccia. «Ero stato contattato dall’assessore Marco De Carolis – dice Matteucci - che si era pure raccomandato. Tra permessi e altro si inizia a lavorarci a ottobre, gli avevo quindi chiesto una mano. Mi aveva assicurato che ci avrebbe pensato lui, ma poi è sparito». Da allora «solo l’assessore Alessia Mancini si era messa a disposizione, anche se non era una sua competenza. Tanta gente mi chiede notizie, lo scorso anno avevamo fatto solo la tombola».

Non risulta sia stato chiesto ad altri di organizzare. «Come fanno? Non so se qualcuno ha gli stessi mezzi: noi – continua – ci preparavamo in un capannone di 3 mila metri, era tutto un laboratorio pieno di maschere. Era stata messa in piedi un’organizzazione enorme, con oltre 1.100 figuranti. Ora tutti mi chiedono notizie, ma servono almeno quattro mesi per mettere in piedi la festa, credo quindi che ormai sia impossibile: ci sono da fare le maschere, i gruppi, le prove. Partivamo a ottobre e arrivavamo all’ultimo giorno con il fiatone».

Nell’ultimo Carnevale in grande stile la sfilata partiva da piazza Verdi, si passava per via Metteotti, piazza della Rocca, via Cairoli, via Marconi e quindi il gran finale a piazza Verdi «con il palco, la musica e i cantanti. Facevamo due uscite, più il Carnevale per i bambini il martedì grasso. Avevamo organizzato anche la pacificazione con Valentano, con tanto di corteo. Insieme a Mauro Galeotti avevamo trovato i libri che parlavano della lite per i tributi, ne era uscita una cosa bellissima».

Questo succedeva nel 2020, a ridosso dell’esplosione del Covid. «Lo scorso anno avevamo fatto solo una tombola televisiva in diretta, insieme all’istituto Oriolo: avevano portato tutta la scenografia – conclude Matteucci -  ma è mancato lo spazio per i bambini, che di divertono di più per strada».

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Il Messaggero