Capodimonte, Rocca Farnese giardino pensile con vista lago: giovedi l'inaugurazione

Riaprirà dopo venti anni

Capodimonte, Rocca Farnese giardino pensile con vista lago: giovedi l'inaugurazione
Taglio del nastro per il giardino pensile della Rocca Farnese a Capodimonte. L'appuntamento domani alle 11, presenti il sindaco Mario Fanelli, il presidente della Provincia,...

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Taglio del nastro per il giardino pensile della Rocca Farnese a Capodimonte. L'appuntamento domani alle 11, presenti il sindaco Mario Fanelli, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli e i sindaci del comprensorio del lago di Bolsena.

A gestire lo spazio verde, che torna al pubblico dopo 20 anni, sarà Andrea Angeli insieme ad Archeoares. «Ringrazio i proprietari della Rocca che ci hanno permesso di far tornare questo piccolo gioiello visitabile ha detto Angeli e l'amministrazione comunale che ha collaborato in pieno per riconsegnare questo paradiso».Si tratta di giardino con alberi monumentali, che si trova all'altezza della rocca e gira intorno al palazzo con il suo disegno all'italiana di aiuole di bosso, per accogliere al centro i tradizionali tavolini di peperino.

Anche le piante esotiche introdotte nell'Ottocento costituiscono un patrimonio arboreo importante: una grande magnolia, un'altissima palma, una Sofora del Giappone che chiude con la vasta chioma un angolo del giardino e poi oleandri e piante nostrane. E' presente quella commistione derivata dall'eclettismo tra XIX e XX secolo, che caratterizza tanti dei nostri giardini. I giardini farnesiani di Capodimonte erano collegati un tempo a una piantata di ulivi e fornivano alla mensa del duca melangoli, visciole, pere, prugne, mandorle e uva della pergola. Grandi alberi e spazi aperti confinavano con le acque del lago; il lungo viale ombreggiato dei rami arcuati dei filari di pioppi, salici e gelsi ai lati, destava l'ammirazione dei visitatori.

«Anche nel vicino promontorio di Bisenzio - ha spiegato la storica dell'arte Anna Rita Properzi - sulle rive del lago di fronte all'isola Bisentina, nei pressi del castello che era di Pier Luigi Farnese, c'era un giardino, detto delle Tre Cannelle, dove si coltivavano varietà di alberi da frutto».

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Il Messaggero