Caldo record: al pronto soccorso accessi raddoppiati

Caldo record: al pronto soccorso accessi raddoppiati
Le conseguenze del caldo? Si fanno sentire, eccome, sulla salute. Il risultato è un pronto soccorso intasato dall'aumento di accessi e le ambulanze del 118 che corrono a...

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Le conseguenze del caldo? Si fanno sentire, eccome, sulla salute. Il risultato è un pronto soccorso intasato dall'aumento di accessi e le ambulanze del 118 che corrono a destra e a manca per la provincia. Nulla di paragonabile al 2003, però: la situazione è sotto controllo e non risultano decessi a causa dell'afa.

«Da alcune settimane a questa parte, in concomitanza con l'arrivo delle temperature roventi - spiega Bruno Mongiardo, responsabile pro-tempore dell'emergenza di Belcolle - gli accessi quotidiani sono raddoppiati. Abbiamo registrato un boom di tutta la sintomatologia legata al caldo, soprattutto a carico di pazienti con cronicità quali i malati di alzheimer, parkinson, diabete mellito. Parliamo principalmente di anziani». Poi, ci sono le patologie più strettamente collegate all'afa: «Stiamo fronteggiando - continua - un'epidemia intestinale di enteropatia, tipica proprio delle temperature troppo calde».
Ma, finora, nonostante l'aumento dei pazienti che si rivolgono al pronto soccorso, la situazione è rimasta sotto controllo. «I tempi di attesa - assicura Mongiardo - sono inferiori a quelli degli ospedali romani. Chi aspetta spesso si spazientisce ma partiamo dal presupposto che i casi più gravi richiedono maggiore assistenza. Siamo in una situazione di emergenza, è vero. Ma con un po' di attenzione in più pariamo i colpi».
Lavoro aumentato ma situazione sotto controllo anche all'Ares 118. «In media - spiega il direttore Vittorio Altomani - i nostri interventi sono aumentati del 10%, con punte del 20 in alcune giornate.


Soccorriamo soprattutto anziani, ma con questo non intendo i 90enne. Parlo, invece, di tutti coloro che sono sotto cura farmacologica, come per l'ipertensione, o chi compie sforzi, soprattutto nelle ore più calde della giornata». Ma Altomani ricorda che nel 2003 fu molto peggio. «Quell'anno - racconta - ogni giorno contavamo qualche decesso. Ora, per fortuna, il caldo seppur intenso ogni tanto dà qualche tregua, anche di pochi gradi. Ma ciò è sufficiente per affrontare meglio la successiva ondata di calore». I centri con maggiori interventi? Viterbo e Civita Castellana, ovvero quelli più popolosi, e il litorale nel weekend.
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Il Messaggero