Calcio serie D, aggiornato il protocollo sanitario. Si fermano solo i contagiati

Calcio serie D, aggiornato il protocollo sanitario. Si fermano solo i contagiati
Aggiornato il protocollo sanitario per i campionati nazionali della Lega nazionale dilettanti. Si ferma solo chi è contagiato e non la squadra a differenza di quello...

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Aggiornato il protocollo sanitario per i campionati nazionali della Lega nazionale dilettanti. Si ferma solo chi è contagiato e non la squadra a differenza di quello precedente.

La modifica riguarda principalmente l'adozione di tamponi di screening settimanale utilizzando test rapidi antigenici, ormai diffusi in ogni settore (dalla scuola, alle attività produttive e anche in qualche attività sportiva), effettuabili presso le società ed entro 48/72 ore antecedenti la gara per permettere alle squadre di giocare in sicurezza. In caso di positività, il resto del gruppo potrà continuare ad allenarsi, ma dovrà sottoporsi ogni due giorni a test melocolari o antigenici.

Nella Tuscia il provvedimento interessa Flaminia Civita Castellana e Monterosi che sono le uniche formazioni che giocano in serie D.Con la modifica, la gestione dei casi di accertata positività al virus consente il proseguimento degli allenamenti per i soli componenti del gruppo squadra che non siano stati identificati, in coordinamento con la Asl di competenza, come contatti stretti. In ottemperanza alle raccomandazioni del ministero della Salute del 12 ottobre, non è prevista quarantena né esecuzione di test diagnostici per i contatti stretti, ovvero per i quali non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato nel gruppo squadra a meno che il contatto non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità. In ogni caso è obbligo del medico sociale in caso di positività al test molecolare o antigenico rapido, darne immediata comunicazione alla Asl.

La ripresa degli allenamenti per i soggetti colpiti da virus dovrà essere graduale e valutata dal medico sociale

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Il Messaggero