Il popolo degli Amatori non si arrende. Il presidente del Csi, Sorge. "Abbiamo ricominciato con 5 squadre"

Il popolo degli Amatori non si arrende. Il presidente del Csi, Sorge. "Abbiamo ricominciato con 5 squadre"
Alzi la mano chi, tra gli appassionati di calcio nati tra gli anni '50 e gli anni '80, non abbia mai visto o disputato una partita del campionato di calcio Amatori Csi. Un...

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Alzi la mano chi, tra gli appassionati di calcio nati tra gli anni '50 e gli anni '80, non abbia mai visto o disputato una partita del campionato di calcio Amatori Csi. Un esercito di "amatori" appunto formato da ragazzi fino a uomini a cavallo dei 40 anni (spesso anche vecchie glorie) che per pura passione si allenavano un paio di volte a settimana dopo il lavoro e poi la domenica mattina spesso già alle 9 si trovavano a giocare su un campo di calcio quasi sempre in terra battuta.

Le squadre avevano nomi di parrocchie, oratori, bar o associazioni dove le persone si ritrovavano. Oppure anche nomi fantasiosi, scelti da gruppi di amici come ad esempio i "Condors" negli anni '80. Quest'anno il campionato Amatori Csi è ripreso con tanta fatica, dopo che la stagione scorsa non era stato disputato.

"Siamo ripartiti con tante difficoltà - spiega il presidente del Csi Viterbo Rosario Sorge - con appena cinque squadre, una di Orte, una di Grotte Santo Stefano, una di Vetralla, una di Tuscania ed una di Capranica. Recentemente un'altra squadra di Orte ha chiesto di partecipare e sarà ammessa a giocare la Coppa che inizierà a marzo. Negli anni '80 avevamo addirittura quattro gironi da 15 squadre nella provincia di Viterbo, poi il calo delle iscrizioni è cominciato da circa una ventina di anni. Noi abbiamo voluto sempre continuare però, poi c'è stato il Covid che ha contribuito a far sparire anche alcune società che si iscrivevano abitualmente. Così la scorsa stagione siamo stati costretti a rinunciare all'organizzazione del campionato. Quest'anno siamo voluti comunque ripartire perché pensiamo che se una cosa si lascia andare per troppo tempo, poi muore. È vero che perdere non piace a nessuno,ma le persone che partecipano ai nostri campionati lo fanno soprattutto per passione ed anche lo scopo del Csi è quello di far coltivare la passione per uno sport sano. Per il prossimo campionato abbiamo ricevuto la richiesta di partecipazione anche di altre tre società, per cui speriamo di ripartire anche in modo più numeroso".

Il calo delle squadre partecipanti è anche in segno dei tempi che cambiano. "Soprattutto le abitudini dei giovani sono cambiate - conclude Sorge - le squadre prima avevano nomi di oratori, parrocchie o associazioni, penso ad esempio all'Aurora Viterbo oppure alla Stella Azzurra. Faccio un esempio, qualche tempo fa erano state lanciate le iscrizioni di campionati a livello nazionale per alcune discipline sportive virtuali. Ad un certo punto le iscrizioni sono state chiuse per soprannumero. A mio avviso il fatto che i giovani preferiscano lo sport virtuale a quello pratico è un segnale negativo. Pur se tra tante difficoltà, noi continueremo a promuovere sempre lo sport come sacrificio e passione".

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Il Messaggero