Riaperto neanche tre mesi fa dopo un restauro lungo (una decina d'anni, tra una cosa e l'altra) e soprattutto costoso (ma buona parte dei soldi li ha messi la Regione), il...
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In particolare, un frammento di muratura caduto a terra è di discrete dimensioni, ed è meglio non pensare a cosa sarebbe potuto succedere se si fosse staccato giusto alcuni giorni fa, la sera del 3 settembre, quando quel tratto di strada era gremito da migliaia di persone in attesa del transito della Macchina di Santa Rosa, o anche il giorno successivo, il 4, durante l'affollatissima fiera di Santa Rosa. Sarebbe stata una tragedia, ma evidentemente la Santa (o il fato, per gli agnostici) ci ha messo una mano provvidenziale, ritardando il distacco.
Sulle ragioni dell'incidente, mistero assoluto. Del lungo restauro si è già detto: un intervento che ha interessato anche la facciata, che è stata ridipinta di un color panna, molto chic. Ma che non è bastato per mettere in sicurezza i cornicioni, visto ciò che è appena successo. Neanche a dire che possa essere stata colpa del maltempo o del terremoto: negli ultimi giorni eventi così catastrofici si sono verificati semmai oltre Oceano, tra i Caraibi e il Messico. Difficile pensare che gli effetti collaterali siano arrivati fin qui.
L'Unione era stato riaperto al pubblico il 13 giugno scorso, con una cerimonia frettolosa e raffazzonata (alcuni dettagli dell'interno non sono ancora stati completati) alla presenza del Grande Finanziatore Nicola Zingaretti, presidente della Regione. Unico momento positivo, l'esibizione della banda della Marina militare. Nella speranza che la prossima volta non debba intonare un Requiem per qualche passante travolto da nuovi calcinacci. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero