Botte da orbi per presunti lavori non eseguiti, committente condannato a 11 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 5mila euro. ...
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Nel 2013 un viterbese fece restaurare una cucina a un artigiano della zona. Lavori per circa 12mila euro. Secondo l’imputato mancavano nonostante gli avesse dato i soldi i lavori non era stati ancora terminati. «Gli diedi 900 euro – ha spiegato l’imputato in aula – e lui con quei soldi ci è andato in vacanza. Così sono andato a incontrarlo al capannone».
La chiacchierata tra i due però sarebbe finita male. L’uomo, evidentemente alterato, avrebbe battuto i pugni contro un vetro e avrebbe detto alla vittima di aspettarlo fuori. E una volta fuori lo avrebbe aggredito. Lo avrebbe spinto e poi si sarebbe accanito contro l’artigiano procurandogli diverse ferite, tra cui una al polso. «Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato Giovanni Bartoletti che assiste la vittima – non ha potuto lavorare per molto tempo a causa della violenza inaudita. Ricordo che questo processo è iniziato prima davanti al giudice di pace per poi arrivare qui proprio per la gravità delle lesioni. Per questa ragione chiedo per la parte civile un risarcimento dai 30 ai 50mila euro».
Di tutt’altro avviso l’avvocato Franco Taurchini che ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito.
Il pm ha chiesto 9 mesi di reclusione. La giudice dopo aver ascoltato tutte le parti ha condannato l’imputato per lesioni e minacce a 11 mesi e cinquemila euro di provvisionale.
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Il Messaggero