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La pandemia non ferma i progetti per la valorizzazione di Bolsena. Nei giorni scorsi, nella cittadina si è costituito il “Consorzio turistico lago di Bolsena”. Ne fanno parte un gruppo di imprenditori e professionisti che operano intorno al bacino, mentre la sede giuridica e operativa è all’interno dello storico Palazzo Cozza Caposavi. Negli obiettivi del consorzio, un ufficio turistico virtuale e moderno, l'organizzazione di corsi di formazione, master, borse di studio, l’ideazione di festival culturali e culinari. Una politica da seguire nel quadro di collegamenti con Civita di Bagnoregio, Orvieto e Viterbo.
Lo scopo primario sarà quello di attrarre e guidare i flussi turistici su Bolsena e sul territorio lacustre circostante. Il tutto con l’aiuto della tecnologia: una società di spicco nel settore informatico ha ottenuto l’incarico di creare una App, già in fase di elaborazione. "Questo strumento porterà il turista a scoprire la nostra storia, le bellezze, i prodotti e gli imprenditori di tutte le categorie. Il turista sarà guidato per mano in questo mondo e apprezzerà la nostra ospitalità", fanno sapere i consorziati. La nuova realtà nei suoi primi giorni di attività ha già stipulato diverse convenzioni, fra tutte una con l'Università di Roma Tor Vergata per la partecipazione ai vari master inerenti l'economia e il management del turismo. La presidenza del consorzio è stata affidata all'avvocato Manlio Sciuto, affiancato da Anthea Sanna e Francesco Cozza Caposavi.
Sempre a Bolsena, tra pochi giorni partiranno i lavori per la riqualificazione del Centro visite del sistema museale del lago di Bolsena (Simulabo) all’interno di Palazzo Monaldeschi in Castello. “Grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Lazio rimetteremo a nuovo la struttura, rendendola fruibile – spiega l’assessore alla Cultura, Raffaella Bruti - anche alle persone con disabilità visive e uditive. Verrà realizzata una segnaletica più funzionale, audio-descrizioni interattive andranno a potenziare i pannelli tematici interni, mentre un plastico interattivo del territorio offrirà un'esperienza sensoriale più completa anche alle categorie disagiate”.
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