Lago di Bolsena, per i camping la ripartenza è lenta: «Primi segnali dall'estero»

Lago di Bolsena, per i camping la ripartenza è lenta: «Primi segnali dall'estero»
«Non siamo fuori dalla crisi, anzi, tutt'altro». Paolo Equitani del Lido Camping village di Bolsena, allunga lo sguardo oltre il fiume di persone viste sulle...

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«Non siamo fuori dalla crisi, anzi, tutt'altro». Paolo Equitani del Lido Camping village di Bolsena, allunga lo sguardo oltre il fiume di persone viste sulle sponde del lago in questi giorni. La sua visione non è delle migliori: «Fine settimane e festività - spiega - non basteranno per salvare la stagione che parte con una zavorra di cinque mesi di chiusura. Se la fortuna ci dà una mano, riusciremo forse a pareggiare». Un ritorno al pre-Covid, nessuno si illude, non ci sarà prima del 2024.

«Questo sarà un anno di passaggio continua - e dobbiamo cercare di resistere con l'orizzonte alla prossima primavera sperando, con la crescita del numero di vaccinazioni, di vivere un autunno più sereno». A tagliare le gambe alle strutture del lago la presenza ancora sporadica degli stranieri: «Arrivano alla spicciolata, soprattutto dalla Germania, ancora pochi dall'Olanda e dalla altre zone». Una partenza diesel che, spiega Equitani, ha una motivazione di fondo: «C'è ancora troppo incertezza. Significativo il fatto - rileva - che le ultime prenotazioni che arrivano da centro e nord Europa siano, in larga parte, per agosto e settembre. La stagione si sta spostando in avanti. I turisti stanno prendendo tempo».

Le incognite sul green pass e la mancanza, nella sostanza più che nella carta, di una direttiva unitaria per gli spostamenti all'interno delle Unione europea rappresenta un ulteriore blocco, e un peso, al settore. «Respiriamo grazie agli italiani, al pubblico soprattutto romano e dalle regioni vicine conclude Equitani - e credo che anche in questa stagione il grosso si concentrerà sul turismo di prossimità». Tipologia, quest'ultima, che se fa bene ai ristoranti e agli stabilimenti, è meno salutare per campeggi e hotel, strutture che per rientrare dei costi fissi hanno bisogno di tempi di soggiorno medio tra i 4-5 giorni.

«Per il rilancio del turismo non basta sapere la data delle riaperture. È necessario spiega Carlo Focarelli, Blu International camping sempre a Bolsena - conoscere le strategie e le misure che saranno messe in campo perché la ripartenza sia più efficace possibile. Quindi non illudiamoci». L'arrivo massiccio dei turisti il 2 giugno (ma secondo un'indagine di Confesercenti sarebbero rimaste libere due stanze su tre), anche per Focarelli, è da prendere con le molle. «Lo dicono i dati spiega : oggi lavoriamo al 40% e non bastano della fiammate per reggere il colpo».
 

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Il Messaggero