Bio distretto, «per l'agricoltura risorse inique»: il dissenso all'Ue parte dalla Tuscia»

Bio distretto, «per l'agricoltura risorse inique»: il dissenso all'Ue parte dalla Tuscia»
Dall'agro falisco parte la protesta contro la politica agricola europea. Il Bio-Distretto della Via Amerina ha deciso di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dall'agro falisco parte la protesta contro la politica agricola europea.

Il Bio-Distretto della Via Amerina ha deciso di promuovere un'iniziativa a carattere nazionale (con la possibilità di andare anche oltre) per contestare la scelta del parlamento europeo sulla Politica Agricola Comune (Pac) che non cambia nulla da quella precedente, poiché si continua l'iniqua distribuzione di risorse finanziare (360 miliardi) in sette anni nel mondo agricolo senza cambiare nulla nelle politiche ambientali. Tutto il contrario di quello che aveva proposto la commissione europea di questo settore insomma.

La decisione di alzare i toni della contestazione è stata presa nel corso di un confronto organizzato dal Bio distretto della via Amerina, con la parlamentare Rossella Muroni (Leu) e Lucio Cavazzoni ( ex presidente di Alce Nero). La nostre contestazioni sono in sintonia con le critiche avanzate, anche da Slow Food, Greenpeace , Wwf e tante altre organizzazioni ambientaliste italiane. Questa iniziativa dice il presidente del Bio distretto Famiano Crucianelli è importante per il nostro territorio. Noi nel corso degli anni abbiamo sviluppato iniziative per incrementare le coltivazioni biologiche per contrastare l'uso dei pesticidi, l'inquinamento della acque e per difendere la bio diversità. Queste nostre buone pratiche si riflettevano nelle scelte della commissione europea e ora sono negate dalla votazione del parlamento europeo sulla Pac. Pertanto stiamo organizzando un comitato promotore a livello nazionale in modo da arrivare ad una grande assemblea nazionale e successiva a livello europeo e poi in primavera (Covid permettendo) se sarà necessario andremo direttamente a Bruxelles. L'obiettivo: La nostra speranza ha concluso Crucianelli- è quella di cambiare l'esito conclusivo, quando si avrà l'accordo finale in sede europea per la scelta definitiva sulle politiche agricole continentali.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero