Bando rifiuti, dopo sei anni un appalto da 76 milioni: ecco come sarà

Bando rifiuti, dopo sei anni un appalto da 76 milioni: ecco come sarà
È un bando da 76 milioni di euro, il più importante per la città dei Papi. E anche quello con la gestazione più lunga in assoluto: per partorirlo, ci...

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È un bando da 76 milioni di euro, il più importante per la città dei Papi. E anche quello con la gestazione più lunga in assoluto: per partorirlo, ci sono voluti sei anni. “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani ad impianti autorizzati e servizi di igiene urbana”: la gara è online, con un importo a base di 51 milioni e 526.551,23 euro, che include i costi della manodopera stimati a oltre 22,5 non soggetti a ribasso. Durerà 4 anni più 2, è con l’eventuale rinnovo per 24 mesi, pari a poco meno di 25 milioni, che si arriva alla cifra finale.

I primi periodi di affidamento faranno un po’ da tagliando. Entro tre anni dalla stipula del contratto palazzo dei Priori si riserva infatti la possibilità implementare la richiesta di servizi su raccolta, trasporto, smaltimento e trattamento rifiuti e sull’igiene urbana. Partecipare non è semplice: nel triennio passato bisogna aver registrato un fatturato di oltre 51 milioni ed eseguito almeno due servizi analoghi. E poi bisogna garantire una cauzione o fideiussione di 1 milione e mezzo. Il bando blinda i lavoratori che stanno attualmente assicurando in servizio con Viterbo ambiente: «Ferma restando la necessaria armonizzazione con la propria organizzazione e con le esigenze tecnico organizzative e di manodopera previste nel nuovo contratto - si legge - l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto a garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato nel contratto, assorbendo prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente».

E si passa alla sostanza. L’offerta tecnica prevale nettamente su quella economica: il massimo del punteggio è rispettivamente di 80 e 20 punti. Il primo caso include sei voci: piano organizzativo (massimo 14 punti), proposte migliorative rispetto a quanto richiesto (46), piano di riduzione e riutilizzo dei rifiuti (4), tracciabilità dei servizi e contabilizzazione del conferimento del secco residuo (8), comunicazione e informazione alle utenze (5), infine consulenza sull’attivazione della tariffa puntuale (3).

Per la parte economica valgono il ribasso percentuale, i costi aziendali relativi alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro e quelli sulla manodopera.

La presentazione dell’offerta deve pervenire entro e non oltre le ore 12 del 24 aprile, la prima sessione della commissione - che verrà composta dopo la scadenza e sarà formata da tre membri - si svolgerà il 7 maggio alle 10.

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Il Messaggero