Si chiama Casa Civita ma ha l'ambizione di diventare il motore del turismo in tutta la provincia. Anzi, l'obiettivo è ancora più ambizioso: coinvolgere...
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Insomma, un'operazione da un milione solo nel primo anno, con la prospettiva di crescere esponenzialmente. Tra i servizi su cui punterà Casa Civita c'è il trasporto dei turisti lungo l'asse Orvieto-Bagnoregio-Viterbo. Ma questo solo al momento dell'avvio, per poi estendersi a tutto il territorio della Tuscia fino a toccare le due regioni confinanti per creare una rete capillare capace di superare gli attuali deficit incontrati dai turisti nel raggiungere il Viterbese. La società in house organizzerà anche percorsi di trekking e pacchetti di visite, intercettando i tour operator anche esteri, con un occhio particolare all'Estremo Oriente. Inoltre, gestirà i due parchi tematici che sorgeranno sul territorio bagnorese.
Il primo, di natura paleontologica e archeologica, coinvolgerà il sito le Fornaci di Vetriolo e quello che conserva i resti di elefante della specie Palaeoloxodon antiquus a Castel Cellesi. «Contiamo di aprire al pubblico entro il 2019, i lavori annuncia Bigiotti sono già iniziati». Il secondo, invece, sarà un parco avventura, verrà inaugurato entro il 2020 e sorgerà in località Carbonara, all'interno del bosco che sorge ai lati della strada provinciale tra Celleno e il bivio per Vetriolo. La società diventerà operativa con l'insediamento del prossimo consiglio comunale. Bigiotti, al secondo mandato, non potrà ricandidarsi. Ma lascia in eredità anche questo progetto.
«Casa Civita è uno strumento di sviluppo che l'amministrazione regala alla città di Bagnoregio e a tutta la provincia. Abbiamo già approvato i provvedimenti da inviare agli organi di controllo. Poi, lo statuto sarà firmato subito dopo il primo consiglio dal futuro primo cittadino e dall'amministratore unico che sceglierà». A giugno si parte.
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Il Messaggero