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Da oggi si può entrare in Azione. Nel senso che il partito dell’europarlamentare Carlo Calenda ha celebrato il suo esordio ufficiale nella Tuscia con il primo congresso provinciale. E ha il suo segretario, l’ex consigliere di palazzo dei Priori Giacomo Barelli, che va anche all'assemblea nazionale: «Ho iniziato a parlare con tutti e continuerò a farlo. Saremo inclusivi, plurali e aperti, il confronto sarà continuo: questo è solo il primo incontro». E ci sono pure i 30 della direzione.
L’iniziativa si è svolta in maniera mista: chi su zoom, chi in presenza alla galleria del teatro Caffeina, in via Cavour. A salutare la neonata Azione sono intervenuti diversi ospiti: dal senatore della Lega Umberto Fusco al presidente della Provincia Alessandro Romoli, dal commissario provinciale di Forza Italia Andrea Di Sorte all’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale del Pd Alvaro Ricci al presidente de La buona destra Filippo Rossi, fino al segretario provinciale dei dem Manuela Benedetti e quello comunale, Patrizia Prosperi.
Da Calenda a Barelli: ad aprire il congresso è stata Valentina Grippo, consigliere regionale di Azione. Poi la presentazione della sola candidatura in campo, quella appunto del neo segretario. In primissima battuta ha ricordato David Sassoli, «grande europeista – ha detto Barelli - che è stato anche ospite di questo teatro». Alla formazione della lista per la direzione «hanno lavorato oltre 30 persone: Azione è un movimento che ora diventa partito».
Barelli ha citato Pietro Calamandrei sui giovani che si avvicinano alla politica, ha quindi ricordato che il premier Mario Draghi «è un nostro punto di riferimento», mentre all’opposto ci sono – lo dice senza mezzi termini – Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Fusco però ha assorbito il colpo e salutato positivamente la nascita del progetto politico nella Tuscia, intervenendo su zoom. Infine, il ricordo della prima collaborazione politica con con Calenda: «La mia vicinanza a lui – ha concluso Barelli - nasce 10 anni fa, con Italia futura».
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