Il traguardo dei 70 anni celebrato ieri dall'Aviazione dell'Esercito: apre il Museo del volo

Il traguardo dei 70 anni celebrato ieri dall'Aviazione dell'Esercito: apre il Museo del volo
Il traguardo dei 70 anni. E' quello celebrato ieri dall'Aviazione dell'Esercito, con sede a Viterbo, per l'anniversario della sua costituzione datata 10 maggio...

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Il traguardo dei 70 anni. E' quello celebrato ieri dall'Aviazione dell'Esercito, con sede a Viterbo, per l'anniversario della sua costituzione datata 10 maggio 1951.

L'importante anniversario dei Baschi azzurri ha visto ieri, alla presenza di autorità militari e civili, l'inaugurazione del Museo del volo, realizzato presso il Centro addestrativo Aves del capoluogo (strada Tuscanese), allestito con i diversi aeromobili storici utilizzati dai reparti Aves a custodia delle memorie e dei valori della Specialità. La storia inizia nel 1951, quando sulla striscia di atterraggio di Monte dell'Oro (nei pressi di Bracciano), veniva costituito il Reparto aerei leggeri.

L'Esercito allora disponeva degli aerei L-18 ed L-21 con cui svolgeva compiti di ricognizione, collegamento e osservazione del tiro di artiglieria. La svolta avviene nel 1956, con l'arrivo dei primi elicotteri Ab-47. Decollare e atterrare pressoché ovunque rappresenta un valore aggiunto per la forza armata. Col tempo gli aeromobili dell'Esercito aumentano di dimensioni e capacità. Negli anni successivo entrano in servizio nuovi elicotteri, tra cui il glorioso Ab-205 e il grande birotore Ch-47. Nel 1971, la specialità riceve il copricapo che la contraddistingue: il basco azzurro.

Oggi l'Aviazione dell'Esercito è tra le componenti determinanti della Forza Armata. Costituita dal complesso dei reparti che impiegano gli elicotteri e gli aerei in dotazione, l'Aves svolge una attività di supporto aereo alle forze di terra nelle operazioni internazionali e sul territorio nazionale. Inoltre, è impiegata in caso di pubbliche calamità in concorso alla Protezione civile, per interventi emergenziali a salvaguardia della vita umana, per la tutela ambientale. E, non ultimo, nella intensa attività di gestione della pandemia Covid-19.

«Questo capitolo di storia dell'Aviazione esercito - dicono dal comando - rappresenta un percorso evolutivo animato da etica, passione e professionalità. I baschi azzurri continueranno a guardare alle sfide future, sempre al servizio del Paese, con lo stesso spirito di chi li ha preceduti in questi 70 anni».
 

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Il Messaggero