Reati contro il fisco e la fede pubblica, con queste accuse sono finiti ai domiciliari in sei. Le indagini si sono concentrate sull’esistenza di una struttura - secondo la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'indagine ha toccato imprenditori e società - una con sede fittizia in provincia di Latina - accusate di aver falsificato documenti di circolazione dei veicoli o l’intestazione all’estero di targhe provvisorie. Coinvolta anche una ditta di Foggia per falsificazione delle fatture emesse per far risultare importatore la stessa società di autotrasporti.
Gli ordini di custodia cautelare sono stati eseguiti questa mattina all’alba. L’operazione è stata eseguita dalla Polizia stradale di Viterbo, guidata dal vice questore Gian Luca Porroni, e della compagnia della Guardia di finanza, coordinata dal comandante provinciale colonnello Giosuè Colella che hanno svolto le indagini anche con la cooperazione e la collaborazione del personale dell’ Agenzia delle Entrate per gli aspetti patrimoniali e tributari.
L’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari Savina Poli ha colpito sei persone con l’accusa di associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla commissione di reati contro la fede pubblica ed il fisco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero