Ascensore a Valle Faul, «quella fermata chiusa un rischio per la sicurezza»

Ascensore a Valle Faul, «quella fermata chiusa un rischio per la sicurezza»
Non si tratta solo di un monumento al degrado. La situazione dell’ascensore di collegamento tra Valle Faul e piazza San Lorenzo, oltre a essere un disservizio per viterbesi...

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Non si tratta solo di un monumento al degrado. La situazione dell’ascensore di collegamento tra Valle Faul e piazza San Lorenzo, oltre a essere un disservizio per viterbesi e turisti, potrebbe rappresentare anche «un pregiudizio per la sicurezza». A sostenerlo è il capogruppo del Pd a palazzo dei Priori, Alvaro Ricci, che da assessore nella giunta Michelini ha fatto arrivare i fondi per la fermata di via Sant’Antonio e avviato l’opera, oggi chiusa da tre anni dopo il crollo del grande muraglione di contenimento.

Ricci ha sollevato il problema più di una volta dai banchi dell’opposizione, ma finora la situazione non si è mossa di un millimetro. E così adesso «oltre al venir meno di un utilizzo ancora più importante dell’ascensore con la fermata di via Sant’Antonio - dice l’esponente dem - ci potrebbe essere anche un pregiudizio per la sicurezza. Verificherà chi è preposto a farlo, ma ammesso che quella di via San Clemente possa funzionare come uscita di sicurezza, può avere questa accesso su un’area delimitata a rischio crollo? È la prima domanda che va fatta, non sono questioni di poco conto».

Questioni che però stanno lì ferme. «Oltretutto è chiuso pure l’altro ascensore - continua Ricci - quello di collegamento tra il Sacrario e Valle Faul». Nel complesso dunque è mutilata «un’opera che è un servizio fondamentale per fruire al meglio della città e del centro storico. I problemi stanno sul piatto. Con Arena sindaco, a parte l’inaugurazione fatta sul nostro lavoro, al primo problema che si è verificato hanno pensato bene di chiudere tutto e non fare assolutamente nulla». E poi? «Dispiace che sul tema anche con l’attuale amministrazione, nonostante i milioni in circolazione, tra i fondi del Pnrr, quelli europei e altri finanziamenti, la situazione sia rimasta invariata».

Quello di via Sant’Antonio «è un parcheggio importante che viene limitato, una situazione che può recare pregiudizio non solo alla fermata ma anche all’uscita di sicurezza. Sarà mia cura al prossimo consiglio comunale sollevare il problema e chiedere risposte alla sindaca Chiara Frontini e agli assessori competenti. Ho sollecitato più volte la messa in sicurezza della rupe, ma c’è stata una perdita di tempo di anni». L’area del parcheggio è in parte interdetta dal 17 gennaio 2021, quasi tre anni. E la domanda sorge spontanea: «Chi passerebbe da lì con pericolo di crolli?».

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Il Messaggero