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Armi clandestine e rapine, i fratelli Pira patteggiano e escono dal carcere. Si è chiuso ieri mattina, con rito abbreviato, il processo a Marco e Paolo Pira, quarantenni di origine sarda da tempo residenti a Farnese. I due fratelli erano stati arrestati a dicembre scorso. I difensori, avvocati Angelo Di Silvio e Giuseppe Picchiarelli, in accordo col pm Massimiliano Siddi, hanno chiesto e ottenuto una condanna mite.
Armi clandestine e rapine, chiedono di patteggiare i fratelli Pira
In particolare Paolo Pira a 2 anni, 11 mesi e 16 giorni e al pagamento di una multa di 8mila euro, mentre Marco Pira a un anno 5 mesi e 23 giorni e 4 mila euro di multa con sospensione della pena. Il collegio del Tribunale di Viterbo ha accolto il patteggiamento e scarcerato entrambi gli imputati. Dalle indagini, avviate nel mese di maggio 2020 e coordinate dalla procura di Viterbo, è risultato che i due fossero in possesso di armi clandestine.
Nel corso della perquisizione domiciliare e nei luoghi di loro pertinenza, i militari ritrovarono un fucile illegalmente detenuto, con matricola abrasa, con all’interno due cartucce. Altre otto cartucce furono trovate a bordo delle loro auto. Le successive indagini hanno portato gli investigatori a scoprire il piano dei fratelli. Marco e Paolo Pira avevano pianificato due colpi in villa ai danni di una facoltosa coppia della zona di Farnese e di un uomo di Montefiascone.
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