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Si fa più vicina la pubblicazione del bando pluriennale per la gestione dei rifiuti urbani e l'igiene pubblica del Comune di Viterbo. La documentazione relativa agli atti di gara ha superato la verifica dell'Autorità nazionale anticorruzione. La notizia è stata diffusa ieri dal Comune, subito dopo aver ricevuto disco verde da parte dell'Anac. Nei giorni scorsi, intanto, il settore Ambiente di palazzo dei Priori ha disposto un nuovo slittamento in avanti della durata dell'appalto ponte, la cui scadenza era fissata al 4 settembre. Il termine della proroga è adesso marzo 2024. Ma in caso di affidamento definitivo del servizio, la gestione transitoria potrebbe concludersi prima.
Dalla nota diffusa dal Comune trapela soddisfazione. "Si sta procedendo spediti considerata la complessità della materia e le modifiche normative intercorse".
Un punto si volta, per la sindaca Chiara Frontini, che risponde alla minoranza sulle accuse di ritardi da parte dell'attuale giunta. “Se ci sono ritardi, non sono certo da imputare a questa amministrazione, anzi. Ricordo che questo appalto ha avuto una gestazione lunga: le prime linee guida furono approvate addirittura dalla giunta Michelini a marzo 2018 e poi la giunta Arena ha atteso fino al giugno 2021 per approvarne di nuove. Non le consideriamo perfette. Ciononostante abbiamo scelto di mantenere tali linee guida proprio per non tardare ulteriormente la procedura, lavorando sugli aspetti tecnici dell’appalto e cercando di migliorare le lacune evidenziate". Frontini entra nei dettagli tecnici: "Dall’istruttoria degli uffici sono emerse carenze dal punto di vista tecnico oltre che dal punto di vista progettuale sul dimensionamento della zona C, sul calcolo del valore dei servizi di spazzamento, oltre a un dovuto adeguamento dei costi del personale, e i cambiamenti di molte disposizioni normative e regolatorie".
"I nostri uffici - prosegue la sindaca - hanno portato avanti un lavoro enorme, tra predisposizione, revisione e aggiornamento degli atti. Un lavoro delicato e scrupoloso al fine di giungere a un appalto completo dal punto di vista dei servizi, e al tempo stesso nel pieno rispetto di tutti i riferimenti normativi in materia e aggiornato alla luce della nuova disciplina Arera, dei nuovi criteri ambientali minimi e da ultimo anche del nuovo codice dei contratti pubblici”.
Come detto intanto per l'appalto ponte è scatta una nova proroga. Il servizio è stato affidato per altri sei mesi sempre al raggruppamento temporaneo di imprese Gesenu-TecnoService. Il costo si aggira intorno a 6 milioni di euro. "L’Amministrazione - recita la determina - si è riservata il diritto di risolvere il rapporto contrattuale qualora la nuova procedura di gara si concluda e comunque sia effettuata la consegna dei servizi al nuovo appaltatore in data antecedente la scadenza del periodo di proroga".
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